Tu sei qui: CronacaAddio al Centro disabili, Comune sott'accusa
Inserito da (admin), venerdì 25 febbraio 2005 00:00:00
Doveva essere una comunità residenziale per diversamente abili e doveva sorgere in un'area adiacente al complesso religioso dell'Avvocatella. Ed invece, nonostante un finanziamento del Ministero per il Walfare di circa 700mila euro, l'opera è rimasta in un cassetto. I tempi scaduti, i soldi ormai perduti e scoppia la polemica. «È paradossale - afferma l'architetto Emilio Lambiase, ideatore del progetto ed animatore di tante imprese di sport e solidarietà - che il Comune dia l'assenso per il progetto, firmi la convenzione con il Ministero, chieda una proroga alla scadenza dei termini, in attesa di fare una variante urbanistica, faccia addirittura la richiesta di un acconto del 10% del finanziamento ottenuto, peraltro concesso (la parte restante era garantita da privati), ed alla fine faccia scadere i termini, non solo vanificando il lavoro e l'impegno di tanta gente, ma perdendo anche un'opera unica nel Centro-Sud Italia, che avrebbe assicurato assistenza a circa 15 disabili gravi e lavoro per decine di persone». Accuse cui il Comune ribatte con l'impossibilità di fare una variazione al Piano Urbanistico Territoriale per trasformare l'area da una destinazione agricola a quella edificabile per servizi di assistenza all'handicap. Il progetto, da oltre 2 milioni di euro, vedeva come capofila il Comune e come partners l'Asl, l'Abbazia benedettina, l'Ada (Associazione amici e dame dell'Avvocatella), l'associazione culturale Log In, le fondazioni Camminiamo Insieme e Percorso Verde.
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