Tu sei qui: CronacaAcqua ai nitrati, rimborsati gli utenti
Inserito da (admin), venerdì 6 febbraio 2004 00:00:00
Consegnati ieri pomeriggio, presso la sede cavese dell'Unione Nazionale Consumatori, i primi rimborsi idrici per l'acqua ai nitrati degli anni 1996 e '97. A beneficiarne sono stati 30 dei 160 utenti del Servizio idrico comunale che aderirono all'invito dell'associazione dei consumatori di fare ricorso contro il Comune, chiedendo un risarcimento per i disagi provocati dall'interruzione del servizio idrico a causa dei nitrati presenti nell'acqua oltre la soglia dei 50mg/litro prevista per legge, e le maggiori spese sostenute per l'acquisto di acqua minerale. Dopo le sentenze a favore dei consumatori da parte dei Giudici di Pace di Cava, confermate in Cassazione, il Comune ha dovuto emettere un primo mandato di pagamento per un totale di 6.918,16 euro per risarcire le prime 30 famiglie, che dalle mani degli avvocati Luciano D'Amato ed Angela Senatore hanno potuto direttamente ricevere i contanti. «Registriamo con soddisfazione - dichiara l'avv. D'Amato, presidente dell'Unione Consumatori di Cava - questo risultato positivo, ma stiamo già valutando altre iniziative sempre per quanto riguarda la "questione acqua". Avvieremo a breve una "causa pilota" presso i Giudici di Pace di Cava per sapere se per i canoni idrici la prescrizione è quinquennale o decennale. Noi ritieniamo che l'interruzione del servizio idrico sia un inadempimento contrattuale da parte del Comune e, come tale, deve prevedersi una prescrizione decennale, il che farebbe riaprire i termini per tutti coloro che finora non hanno fatto ricorso». Dai 100 ai 200 euro il rimborso consegnato ieri pomeriggio. «Devo ringraziare l'avvocato D'Amato e l'Unione Consumatori - dice Felice Senatore - che hanno il merito di dare un importante sostegno non solo legale, ma anche morale, a noi poveri consumatori. Un punto di riferimento certo, oltre alla loro grande disponibilità». La qualità dell'acqua, però, fa ancora discutere. «Il nostro obiettivo - conclude l'avv. D'Amato - è quello di avere un'acqua migliore, sicura. Per questo avvieremo un monitoraggio di tutti i procedimenti amministrativi relativi al servizio idrico, comparando i dati in nostro possesso di due anni fa con quelli attuali e verificando quali provvedimenti migliorativi sono stati intrapresi». Minor adduzione dai pozzi locali, più acqua di Acerno, denitrificatori e nuove captazioni di falde acquifere sono gli interventi previsti dall'Amministrazione, ma resta il problema di una rete idrica vecchia e colabrodo.
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