Tu sei qui: CronacaAbusivismo, lievita la lista nera
Inserito da (admin), giovedì 19 marzo 2009 00:00:00
L’abbattimento dell'edificio costruito in “zona rossa” in località Contrapone, effettuato lo scorso 13 marzo, non sarà l'ultimo. Alcune indiscrezioni, infatti, sembrano far lievitare la lista nera degli edifici abusivi a circa 450 immobili da abbattere. Si tratta di case, garage, verande e terrazze costruite tra il 1998 ed il 2003 in totale assenza di concessione edilizia e fuori dalla possibilità di condono, poiché realizzati in zone rosse o sottoposte a vincolo paesaggistico.
Il provvedimento della Procura di Salerno giunge dopo la conclusione dei processi penali, che hanno portato, in alcuni casi, pene molto gravi da scontare. Sul totale di 450 sentenze passate in giudicato, 220 erano relative ad abusi totali e quindi abitazioni, garage e palazzi costruiti senza licenza edilizia. Gli altri 230 immobili sono, invece, costruiti in modo difforme da quanto stabilito nella concessione edilizia elargita dal Comune.
Oltre all’arresto da 1 a 3 anni, le sentenze ordinavano la demolizione ed il ripristino dello stato dei luoghi da parte del soggetto condannato. Non essendo stato effettuato, invece, alcun intervento nei due anni successivi, ecco giungere la nuova decisione della Procura. Le ordinanze di demolizione sono state notificate in questi giorni proprio in seguito all’inottemperanza delle sentenze penali. A coordinare l'azione sarà la Prefettura di Salerno, che si avvarrà dei mezzi del Genio militare.
La lotta all’abusivismo ha scatenato da tempo violenti scontri in Consiglio comunale. Già da alcune settimane, uno schieramento bipartisan ha sottoscritto un ricorso al TAR contro il parere negativo della Sovrintendenza di Salerno sulla decisione unanime dell’intero Consiglio comunale di ritenere preminente su quello paesaggistico l’interesse pubblico residenziale per gli immobili acquisiti al patrimonio comunale.
I consiglieri comunali del PdL hanno richiesta la convocazione di un Consiglio comunale monotematico per discutere sull’argomento. Il dibattito, però, potrà avere solo un risvolto politico, considerando che il parere negativo rilasciato dalla Sovrintendenza, una volta acquisito, è divenuto vincolante.
Molte le proteste di coloro che hanno contestato, sin dall’inizio, le modalità di attuazione del piano di lotta all’abusivismo condotta dall’Amministrazione Gravagnuolo e la successiva decisione di affidare la questione alla Procura della Repubblica. Sarebbero quasi 1.500, in totale, i manufatti abusivi da demolire a colpi di ruspa. Una soluzione, che però al momento sembra molto lontana, potrebbe salvare almeno alcuni edifici, se solo si abrogasse la legge che sottopone alcune zone del territorio a vincolo amministrativo e paesaggistico.
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