Tu sei qui: CronacaAbusi sessuali, in carcere un fioraio
Inserito da (admin), martedì 2 gennaio 2007 00:00:00
Per 5 lunghi anni avrebbe abusato delle sue nipoti e di alcune amiche, studentesse, nella maggior parte maggiorenni. Le avrebbe adescate nel suo negozio di fiori e piante, nella centralissima via Vittorio Veneto, ed avrebbe comprato il loro silenzio con alcuni regali, tra questi anche mazzi di rose rosse. Giuseppe D'Alessio, 47enne, da sempre fiorista, ieri mattina è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione locale, diretti dal comandante Paolo Mannino, con l'accusa di atti di libidine. Il provvedimento di custodia cautelare in carcere è stato emesso dalla Procura di Salerno al termine di una lunga inchiesta, iniziata ben 5 anni fa, quando alcune delle sue presunte vittime hanno squarciato il velo di vergogna e di omertà, raccontando delle presunte violenze subite.
Nella stessa giornata di ieri D'Alessio è stato condotto presso la casa circondariale di Fuorni, dove resta a disposizione dell'autorità giudiziaria. Stando a quanto riferito dai Carabinieri della Stazione locale, che hanno eseguito l'arresto, oltre a seguire tutte le fasi dell'inchiesta, l'uomo negli ultimi 5 anni avrebbe abusato delle sue due nipoti e di alcune amiche, studentesse cavesi maggiorenni. Secondo quanto raccontato dalla presunte vittime ai militari, D'Alessio avrebbe adescato le giovani nel suo negozio di fiori. Con la scusa di regali, anche mazzi di fiori e composizioni floreali, le avrebbe avvicinate. Con fare malizioso avrebbe iniziato con complimenti ed apprezzamenti sempre più audaci, fino ad usare violenza nei loro confronti. Secondo le testimonianze delle ragazze, D'Alessio nel chiuso del suo magazzino del centro cittadino si sarebbe lasciato andare ad atti di libidine.
A quanto si apprende dagli ambienti giudiziari, tra le vittime ci sarebbe anche qualche ragazza all'epoca dei fatti ancora minorenne. Un'accusa pesante, che sembra ancora aggravata dalla parentela che lega l'uomo alle due sue vittime, due sue nipoti per l'appunto. Sarebbero state proprio loro, grazie al conforto dei genitori e della famiglia, a vuotare per la prima volta il sacco. Una volta confessato il "loro segreto" al chiuso delle mura domestiche, avrebbero deciso di presentare una formale denuncia. I Carabinieri hanno così avviato le loro indagini, raccogliendo le testimonianze di altre ragazze, amiche delle nipoti del D'Alessio. Le loro parole avrebbero confermato le accuse.
La notizia dell'arresto, circolata in città in un giorno per giunta festivo, ha provocato sgomento tra i tanti conoscenti di D'Alessio. Una storia per certi versi simile sconvolse la città negli anni passati. Come si ricorderà, un camionista di Santa Lucia fu accusato di violenza carnale dalla sue due figlie, una volta che le stesse, sposatesi, avevano lasciato la casa paterna.
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