Tu sei qui: CronacaAbusi edilizi, al via le demolizioni
Inserito da Il Salernitano (admin), lunedì 26 aprile 2004 00:00:00
Fra 30 giorni inizierà l'abbattimento degli abusi edilizi. Appaltata lo scorso venerdì, infatti, la demolizione delle costruzioni abusive. Ovviamente top secret, onde evitare complicazioni, la ditta che effettuerà per conto del Comune le opere di ripristino dei luoghi e dei suoli. In poco tempo, 11 abusi edilizi dislocati sul territorio, realizzati dopo il 31 marzo 2003 e che per disposizioni di legge non possono essere condonati, cadranno sotto i colpi di ruspe e picconi. Dunque, la demolizione, su cui il Consiglio comunale si era espresso favorevolmente, ormai diventa una realtà. «La nostra Amministrazione - commenta Fortunato Palumbo, consigliere delegato alla repressione del fenomeno - sta conseguendo quelli che erano gli obiettivi del suo programma elettorale, e cioè la tutela del patrimonio architettonico e del nostro ambiente. Sino a questo momento abbiamo vigilato per la prevenzione e la repressione dell'abusivismo edilizio. Ora abbattiamo». Perentorio il diktat, che non lascia scampo a nessuno. Previsto un ulteriore danno per i costruttori-committenti del reato. Infatti, qualora essi non abbiano provveduto ad eseguire gli ordini di demolizione immediata e ripristino dei luoghi, dovranno corrispondere all'Amministrazione comunale il costo dell'operazione realizzata dalla ditta incaricata, che, come da contratto, dovrà demolire totalmente i fabbricati abusivi, smaltire i rifiuti di risulta presso discariche controllate e risistemare i luoghi di costruzione mediante materiali aridi di cava. «Tutto ciò - continua Palumbo - lo si fa per tutelare la città, in cui purtroppo ci sono incoscienti che hanno costruito sui valloni, deviando i corsi d'acqua, senza tener conto della pericolosità per loro stessi e per la zona circostante. Per cambiare la gente e per risolvere il problema, si deve agire per forza di cose in questo modo. Invito la popolazione a non compiere più nessun tipo di reato edilizio, perché sarebbero solo investimenti sprecati, che andrebbero immediatamente giù. Tutto ciò si fa per evitare smottamenti, frane ed altre tipologie di rischio idrogeologico a cui il nostro territorio è sottoposto, per non ripetere la stessa esperienza di Sarno».
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