Tu sei qui: CronacaAbbazia, no alla struttura alberghiera
Inserito da (admin), martedì 29 gennaio 2008 00:00:00
L'Abbazia della SS. Trinità chiude le porte alla Mille Annorum. È fallito il progetto di aprire il cenobio benedettino al turismo religioso. La joint-venture tra religiosi e privati per riqualificare il vecchio ed ormai inutilizzato convitto scolastico in struttura alberghiera, con annessi posti letto, è finita in una clamorosa marcia indietro dei monaci.
Già all'indomani della firma del contratto di associazione in partecipazione tra la società Mille Annorum srl, che fa capo alla famiglia Scapolatiello, i benedettini si divisero all'interno del Capitolo tra favorevoli e contrari all'iniziativa. Il contratto, però, era già stato scritto e firmato ed il suo mancato rispetto sembra sia costato salato alle casse dell'Abbazia. Si parla, infatti, di una buonuscita di circa 200mila euro, corrisposta dai monaci alla Mille Annorum per stracciare l'accordo ed evitare che fosse avviata un'azione legale di risarcimento danni, che avrebbe disturbato la tranquilla ed austera vita claustrale. Lo scontro tra i monaci portò addirittura al "commissariamento" dell'ente abbaziale nella gestione ordinaria amministrativa e l'arrivo di un mediatore dalla Congregazione cassinense, che ha la giurisdizione sull'Abbazia benedettina di Cava per dirimere le controversie.
Alla base della rivolta interna, non solo la diversità di opinione sull'esternalizzazione della Badia, che dopo la chiusura delle attività scolastiche private e del prestigioso Liceo attraversa una non facile situazione finanziaria, ma anche un contratto che era apparso poco dettagliato, a fronte di un appannaggio annuale per l'Abbazia di circa 20mila euro, anche se tutte le opere di ristrutturazione sarebbero state a carico del socio privato. Sembrerebbe, infatti, che la maggioranza dei monaci non sia pregiudizialmente contraria all'iniziativa di aprire all'accoglienza di tipo alberghiero ai pellegrini la millenaria struttura conventuale, che attualmente ospita solamente una decina di religiosi, ma a precise condizioni che salvaguardino gli interessi dell'ente abbaziale e la sacralità del luogo.
Gli unici superstiti, al momento, sono le guide turistiche, un manipolo di ragazzi che si occupano di accompagnare i pochi turisti. Ad interrogarsi sul futuro dell'Abbazia benedettina della SS. Trinità anche l'Amministrazione comunale, che intorno al millenario, che cade nel 2011, ha investito il suo programma di rilancio della città.
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