Tu sei qui: CronacaAbbattimenti, scattato il conto alla rovescia
Inserito da (admin), venerdì 20 marzo 2009 00:00:00
Continua senza tregua la lotta all’abusivismo da parte dell’Amministrazione Gravagnuolo e della Prefettura di Salerno. Due modalità, due iter diversi, ma un unico obiettivo comune: liberare la città dagli abusi edilizi.
Tra pochi giorni dovrebbe essere noto il calendario degli interventi messo a punto dal Giudice dell’esecuzione penale del Tribunale di Salerno, di concerto con la Prefettura ed il Genio militare, che porterà, in un lasso di tempo relativamente breve, all’attuazione delle 450 ordinanze di demolizione emesse dalla Corte d’Appello della Procura Generale della Repubblica, in seguito a sentenze penali passate in giudicato e non ottemperate dai condannati.
Gli immobili in oggetto sono stati costruiti tra il 1998 ed il 2003 in zone ad alto rischio idrogeologico o sottoposte a vincoli paesaggistici. In totale, ammonterebbe a circa 1.500 il numero delle costruzioni abusive presenti nella vallata metelliana, ma di queste 450, tra villette, piscine, verande, ristoranti e palazzine, hanno ormai il destino segnato da un giudicato penale incontrovertibile.
Se i cittadini condannati avessero provveduto spontaneamente alla demolizione degli immobili ed al ripristino dei luoghi, avrebbero potuto usufruire dell’estinguersi del reato di disastro ambientale ed illecito da abuso edilizio. Invece questo non è avvenuto. Dei 450 manufatti, inoltre, 230 sono abusi totali, vale a dire abitazioni e palazzine bifamiliari, ville con piscina e strutture commerciali, situate a Pregiato, S. Lucia, S. Anna e Passiano e costruite senza alcuna autorizzazione. I rimanenti stabili sono, invece, abusi parziali, in quanto difformi dalle concessioni edilizie rilasciate.
Ovviamente, non si placa il dibattito in merito in seno all’Amministrazione comunale. Il consigliere Antonio Barbuti, esponente dell’opposizione, evidenzia una possibile differenziazione tra l’abuso edilizio come speculazione e quello di necessità, condannando senza mezzi termini il primo ed auspicando, nel secondo caso, la salvaguardia degli immobili per trovare una risoluzione all’emergenza abitativa.
Altra iniziativa arriva da parte del componente del Direttivo Provinciale dell’Udeur-Popolari, l'avv. Alfonso Senatore, che ha reso nota la propria intenzione di incontrare, per il tramite dell’on. Edmondo Cirielli, il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, o un suo delegato, per chiarire, emendare ed eliminare una manifesta e macroscopica disparità normativa e di trattamento dei cittadini italiani, modificando l’art. 32 della legge 326/2003 nella parte in cui non prevede la possibilità di sanatoria anche degli immobili abusivi realizzati su aree soggette a vincoli ambientali-paesaggistici.
L’assessore Lamberti: «Si fa terrorismo psicologico»
In merito agli articoli pubblicati su alcuni quotidiani locali, relativi a presunti 400 e più abbattimenti già programmati, l’Assessore alla Qualità del Disegno Urbano, Rossana Lamberti, spiega:
«Come al solito si fa terrorismo psicologico. Credo che chi di dovere avrebbe dovuto verificare la tempestività della notizia e non tirarla fuori artatamente. Si tratta di fatti vecchi e per i quali i diretti interessati hanno già avuto e stanno avendo regolari comunicazioni dalla Procura della Repubblica di Salerno. Preciso anche che l’Amministrazione non ha assunto alcuna linea di “delega alla Magistratura” su queste tematiche, semplicemente perché la stessa Magistratura è un organo autonomo, indipendente, che non riceve deleghe dalle Pubbliche Amministrazioni.
Ricordo, infine, che questa Amministrazione, dal momento in cui si è insediata, sta affrontando in maniera determinata il problema dell’emergenza abitativa: stiamo costruendo le case per i nostri concittadini che da decenni vivono nei containers del dopo terremoto. Nel prossimo Consiglio Comunale sarà discusso il piano di assegnazione delle cooperative, vogliamo partecipare al bando per l’housing-sociale indetto dalla Regione Campania e pertanto abbiamo chiesto ai cittadini i loro progetti. Le risposte della nostra Amministrazione per la risoluzione del problema dell’emergenza abitativa sono concrete, determinate, rispettose della Legge, non demagogiche».
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