Tu sei qui: CronacaAbbattimenti, i comitati incontrano i parlamentari
Inserito da (admin), martedì 9 marzo 2010 00:00:00
I numerosi cortei susseguitisi in questi mesi ed ai quali hanno partecipato tutti i comitati e le associazioni della Campania, tra cui il Comitato Casa Sicura di S. Anna di Cava de’Tirreni, per il blocco delle demolizioni delle prime case di necessità, stanno di fatto producendo risvolti importantissimi per la soluzione degli abbattimenti e l’approvazione delle modifiche del terzo condono edilizio.
In un’atmosfera di grande preoccupazione si è svolto sabato scorso un incontro di particolare rilievo presso il teatro dei Padri Dehoniani in S. Antonio Abate, che ha visto la partecipazione dei senatori Carlo Sarro (Pdl) e Nello Di Nardo (Idv) e dell’onorevole Gioacchino Alfano (Pdl).
Subito la questione è venuta al nocciolo. Di fronte ad una platea gremita, dure e nette sono state le prime dichiarazioni dei parlamentari in merito al grande problema dell’abusivismo edilizio e degli abbattimenti in atto in molte province campane.
«Su questo argomento la politica ha fallito - ha affermato Alfano - bisogna che tutti facciamo autocritica. L'unica soluzione per uscire dall'impasse è istituire un organo ad hoc in grado di valutare gli abusi caso per caso e di fermare gli abbattimenti, che, almeno per ora, vanno avanti senza logica».
Sulla stessa lunghezza d’onda il senatore Carlo Sarro: «Sulla questione del terzo condono i cittadini campani sono considerati di serie B rispetto agli altri, visto che solo nella nostra Regione non è passata la legge nazionale che allargava le domande di condono al 2003. La nostra è una battaglia di legalità, non stiamo facendo altro che rivendicare un nostro diritto. Chiediamo anche una sorta di equilibrio tra ambiente e cittadini, oggi negato dai numerosi vincoli presenti sul territorio».
Sarro attacca poi i magistrati: «Mi chiedo dove sono stati negli ultimi 20 anni, visto che le case abusive non sono spuntate da un giorno all’altro. Perché non sono stati presi provvedimenti contro i sindaci che hanno consentito gli abusi, per quale motivo non sono stati penalizzati i vigili e gli altri organi comunali preposti al controllo?».
Al termine degli interventi i parlamentari hanno illustrato i punti del disegno di legge - verso cui i comitati ripongono ogni speranza - sottoscritto dai senatori Sarro, Nespoli, Fasano, Izzo, Giuliano, Vetrella, Compagna, Calabrò, Lauro, Pontone, De Gregorio, Esposito, Coronella e Sibilla, riguardo alle modifiche da apportare all’art. 32 della legge 30 settembre 2003 n. 269, convertito con modificazione con la legge 24 novembre 2003 n. 326 in materia di sanatoria degli abusi edilizi, nonché della modifica dell’art. 31 del dpr 6 giugno 2001 n. 380 in materia di acquisizione degli immobili. Agli art. innanzi citati è stato chiesto anche:
a) al comma 27 lett. d dei beni ambientali e paesistici sono soppresse.
b) dopo il comma 27 sono aggiunti i seguenti:
- 27.bis. La speciale sanatoria di cui al presente art. si applica anche agli abusi edilizi realizzati entro il 31 marzo 2003 in area sottoposta alla disciplina di cui al DLgs. 22 gennaio 2004 n. 42 previa acquisizione dell’autorizzazione prevista dall’art. 146 del medesimo DLgs. In tal caso non trova applicazione la preclusione prevista dal comma 4 del medesimo art. 146, nella parte in cui dispone che l’autorizzazione non può essere rilasciata in sanatoria dopo la realizzazione delle opere.
- 27.ter. Per gli interventi di cui al comma precedente, gli interessati entro il 31 dicembre 2010 possono presentare la domanda di cui al comma 32, anche qualora l’amministrazione abbia adottato il provvedimento di diniego in riferimento alle domande di condono edilizio precedentemente inoltrate ai sensi del medesimo comma 32.
A tal fine sono sospesi tutti i procedimenti sanzionatori, di natura penale ed amministrativa già avviati anche in esecuzione di sentenze passate in giudicato, fino alla definizione delle predette istanze;
c) il termine previsto dal comma 32 è fissato in via ultimativa al 31 dicembre 2010.
All’art. 31 del dpr del 6 giugno 2001 n. 380 dopo il comma 5 sono aggiunti i seguenti:
- 5.bis. Gli immobili così acquisiti previa verifica dell’idoneità statica e igienico-sanitaria degli edifici, i Comuni con proprio regolamento provvederanno a titolo preferenziale la soluzione abitativa con priorità a coloro che al tempo dell’acquisizione occupavano il cespite.
- 5-ter. Analoga procedura sarà attivata dai Comuni anche per quegli immobili aventi destinazione diversa da quella residenziale.
Luigi Di Domenico - Presidente Comitato “Casa Sicura” di S. Anna
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