Tu sei qui: CronacaA fare il pizzaiolo non è più l’esperienza: dal Senato un ddl sul riconoscimento professionale
Inserito da (Redazione), martedì 1 novembre 2016 15:40:09
Il pizzaiolo in Italia è un mestiere tanto diffuso quanto privo di «titoli giuridicamente efficaci dal punto di vista professionale». È per questo che il senatore di Forza Italia Bartolomeo Amidei ha presentato il disegno di legge 2280, che intende disciplinare l'attività del pizzaiolo istituendo un albo nazionale dei pizzaioli professionisti (A.P.P.) e stabilire una Giornata nazionale della pizza per sottolinearne l'importanza nella nostra cultura.
Il testo prevede che i pizzaioli frequentino un corso di almeno 120 ore (di cui 30 di lingua straniera e 20 di scienze dell'alimentazione) e diano un esame pratico-teorico davanti a una commissione di esperti. L'attestato e l'iscrizione all'albo saranno una «condizione necessaria per l'esercizio dell'attività professionale» e per poter «utilizzare marchi o insegne in cui ricorrano riferimenti alla professionalità medesima».
Presentato il 9 marzo 2016, il ddl è in corso di esame in commissione (il 2 novembre scade il termine per la presentazione degli emendamenti). Sapremo a breve, insomma, se a fare un pizzaiolo non basterà più l'esperienza. E se il ddl dovesse passare non mancherebbero le proteste. Sergio Miccù, presidente dell'Associazione pizzaiuoli napoletani (Apn), già vi si schiera contro, evidenziando come una legge del genere andrebbe a regalare «a pochi soggetti il business incredibile della formazione e del riconoscimento» e a creare una «casta della pizza». Ma un altro componente dell'Apn, il consulente legislativo Carmine Coviello, lo ritiene un provvedimento positivo per i pizzaioli italiani che «lavorano all'estero e subiscono la concorrenza dei "pizzaioli" stranieri».
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