Tu sei qui: Cronaca30 milioni per il decollo del Puc
Inserito da (admin), venerdì 7 marzo 2008 00:00:00
Gravagnuolo ripropone un nuovo Rinascimento e lo fa con una trasformazione e rigenerazione funzionale urbanistica, economica, sociale, ambientale. Ed il Puc (Piano Urbanistico Comunale) diventa lo strumento "partecipato" che consente risposte adeguate ai mutati ed attuali fabbisogni della città. Il convegno "Il piano, i progetti - Un futuro per Cava» e la Mostra dei progetti annunciati e già in cantiere sono l'occasione per delineare la strada da seguire ed interrogarsi sulle difficoltà da sormontare. Nella giornata di ieri le prime provocazioni, ma anche le prime conferme sul documento strategico che «solo se - ha sottolineato l'assessore all'Urbanistica, Rossana Lamberti - sarà radicato nella memoria collettiva della città, sarà condiviso. Il futuro della città non può essere prerogativa progettuale di pochi».
Affollato il parterre del convegno, presenti gli esponenti di maggioranza ed opposizione. Il presidente della Provincia, Angelo Villani, taglia con il sindaco il nastro inaugurale della mostra. «È una straordinaria occasione per una comunità come quella di Cava - dice Villani - avviare un processo guida per il territorio. La sintonia con l'Ente Provincia è una garanzia delle aspettative della gente». Durante il convegno interviene il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca: «No agli ideologismi delle grandi pianificazioni ed all'urbanistica cartacea, perché ciò che possiamo e dobbiamo fare è governare secondo disegni-guida gli interessi che si muovono nella comunità: questo è il realismo». Dall'assessore regionale Gabriella Cundari un segnale positivo: «La predisposizione di una cornice quadro per la pianificazione evita tempi lunghi. Il tavolo delle città da noi indicato sta dando i suoi frutti, crescono l'attenzione e l'azione sinergica. L'autonomia decisionale delle comunità nel rispetto di precise regole generali indicano un percorso che potrà costituire l'inizio di una nuova era per un territorio, per una comunità. E le condizioni ci sono. C'è la volontà di una città, di un'amministrazione».
«Confermiamo questo nostro impegno - ha affermato il sindaco Gravagnuolo - e la firma di un protocollo d'intesa tra il Comune, la Provincia, la Regione e la Sovrintendenza, che nell'ambito del Por Fesr 2007-2013 per un importo, solo per Cava, di 30 milioni di euro, suggella lo sforzo di tutto l'apparato politico-tecnico, ma è anche una sfida che accettiamo e lanciamo a noi stessi». Un nuovo Rinascimento senza competitività tra cavesi divisi, ma con una competizione territoriale dove ciascuna comunità esprima le sue potenzialità per un obiettivo comune, la sicurezza, la vivibilità, il rispetto dell'ambiente. E l'assessore Rossana Lamberti, il dirigente della Tutela del Territorio e dell'Ambiente, Luca Caselli, il coordinatore Settore Urbanistica Regione Campania, Maria Adinolfi, Catello Bonadia della Provincia, Gabriella Caterina, presidente del Corso di Laurea di Architettura, Pasquale Persico dell'Università di Salerno e Carlo Gasparrini, consulente scientifico, in un dibattito forte e motivato hanno offerto spunti di approfondimento e di riflessione, ma anche evidenziato quelli che dovrebbero essere gli stimoli a superare schemi di pianificazione ormai obsoleti o a rendere più flessibili gli strumenti urbanistici che, se hanno preservato il territorio da guasti ed offese, con i vincoli ne hanno anche appesantito la situazione. Ed il riferimento al Put è d'obbligo.
«Occorre in questo momento di transizione da un'idea di città ferma, che non corrisponde alle mutate esigenze e realtà del territorio, prendere atto delle iniziative pubbliche e private e lavorare per uno strumento, pur con vincoli, che permetta la rinascita della città e della comunità», ribadisce l'assessore Rossana Lamberti. E la Giunta Gravagnuolo ha già messo a punto una proposta con modifiche, in particolare, al settore residenziale e terziario. E' stato messo in moto un nuovo approccio, si è aperto un nuovo dialogo più convinto e costruttivo tra le varie discipline che si occupano di pianificazione urbanistica, di ambiente e di sociale. «Vogliamo una Cava viva, attrattore di attività economiche, di residenti, ma anche di turisti», conclude l'assessore Lamberti.
La mostra aperta sui segni del futuro
L'inaugurazione della Mostra-Progetti a cura del sindaco Gravagnuolo, alla presenza del presidente della Provincia, Angelo Villani, ha dato il via alla "due giorni" ed alla sfida lanciata dall'Amministrazione per il terzo Millennio. E la storia del futuro di Cava è scritta nel documento strategico redatto dal consulente scientifico Carlo Gasparrini, nel Puc che sarà redatto dall'ing. Luca Caselli e soprattutto nei progetti. Quelli redatti sia dai settori tecnici comunali che da privati. «Rappresentano le modificazioni che interesseranno Cava», spiega Gravagnuolo. Ed il percorso tra la Cava di oggi e quella di domani indica anche l'ansia di una comunità di uscire dalla crisi.
I progetti ne danno il segno. Tra quelli pubblici, spiccano il recupero dell'Istituto Tecnico Vanvitelli a cura della Provincia, dell'Agenzia dei Tabacchi, della Chiesa del Monte, di Villa Rende ed il Sottovia veicolare. Tra quelli privati, la ricostruzione dell'ex Di Mauro su progetto dell'architetto giapponese Kengo Kuma, un'opera che segna l'esaltazione della architettura moderna e che oggi sarà rappresentata al convegno da Luigi Alini e dallo studio Apicella-Pagano. E poi, la riqualificazione dell'ex Tabacchificio, il recupero degli ex cinema Metelliano e Capitol, il complesso polivalente di servizi collettivi via S. D'Acquisto, il restauro della Chiesa delle Vergini a Pregiatello e l'area del Sigaro toscano.
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