Tu sei qui: Storia e StorieLa Cava de' Tirreni quasi scomparsa: ciò che resta della cappella di Santa Maria del Carmine
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), giovedì 14 ottobre 2021 14:47:26
L'associazione "Cava storie", che ha lo scopo di far conoscere a grandi e piccini le bellezze e le vicende di Cava de' Tirreni, specie quelle di cui poco si parla, ha riportato all'attenzione dei cittadini cavesi l'ormai sparita cappella di Santa Maria del Carmine voluta da Gregorio Papa. Della chiesa resta una piccola parte della facciata.
Prima di intraprendere l'ultima salita che mena a Pineta la Serra, si può vedere (in uno slargo/parcheggio a sinistra di chi sale) dei resti di un portale seicentesco. Tale portale era quello della cappella di Santa Maria del Carmine voluta da Gregorio Papa. Nel suo testamento, rogato in "PERTINENZA DI SANTO ADIUTORE" il 7 Novembre 1582 per mano del Notaio Luca Antonio de Marino/Marinis (conservato all'Archivio di Stato di Salerno), Gregorio faceva scrivere: "GREGORIO TESTATORE VOLE ORDINA ET COMANDA... IN LOCO DETTO LI PAPA... SE FACCIA UNA ECCLESIA SEÙ CAPPELLA CO' CONA DEL VOCABULO DE SANTA MARIA DEL CARMELO". Alla cappella allegava vari lasciti e disponeva di abbattere varie case e piccole costruzioni per permetterne l'edificazione. La vicenda della cappella, eretta probabilmente subito dopo la morte del testatore avvenuta il giorno 1 febbraio 1601 (si ritrovano le spese per l'erezione a dì 19 giugno 1601, atto di notaio Mattia De Falco e costruttore maestro Fabrizio Ferraro), è stata raccolta in un articolo da Salvatore Milano (Castello agosto-settembre 1984). Nel 1943 venne bombardata; il terremoto del 1980 praticamente sancì la sua fine.
"Cava storie" ha ritracciato l'antica facciata che è stata estratta graficamente dall'amico grafico Vittorio Fasano (che ringraziamo). L'associazione allega l'immagine estratta dal video (risalente al 1950), ciò che attualmente è possibile vedere (Via Francesco Gaeta) e l'articolo di Salvatore Milano. Anche la professoressa Lucia Avigliano, nel suo "I Siti e le memorie" parla della cappella suddetta.
Foto e fonte: Cava storie
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