Tu sei qui: Salute e BenessereIl latte è veramente l'alimento più adatto a prevenire l’osteoporosi?
Inserito da (ranews), sabato 30 giugno 2018 14:08:48
Di Valentina Di Giovanni*
Il latte vaccino è un alimento ricchissimo di sostanze nutritive. L'acqua è il costituente principale, seguito da una buona percentuale di grassi, carboidrati, proteine, vitamine e minerali. Il contenuto di grassi è costituito principalmente da acidi grassi saturi a catena corta, tipici del latte (butirrico, caprilico e caprico), che hanno effetti benefici per la salute e sono la principale fonte di nutrimento per le cellule del nostro intestino. Le proteine del latte contengono, invece, tutti gli amminoacidi essenziali ovvero quelli che il nostro organismo non è in grado di sintetizzare e di cui la dieta costituisce l'unica fonte. Inoltre, fungono da trasportatori di minerali come il calcio, il magnesio e il fosforo. Il lattosio, principale zucchero presente nel latte, è la fonte di energia prontamente utilizzabile dall'organismo. In questo alimento, infine, troviamo le vitamine A, E, e K, tra quelle liposolubili, e la vitamina C, l'acido folico e la riboflavina, tra quelle idrosolubili.
Secondo la letteratura consolidata in materia di nutrizione e salute, latte, formaggi e yogurt sono alimenti essenziali nella dieta quotidiana per la prevenzione dell'osteoporosi. Il latte e derivati sono considerati tra tutti gli alimenti le principali fonti di calcio. L'apporto di calcio e vitamina D è fondamentale sia in età giovanile, per il raggiungimento di un picco di massa ossea elevato, sia in età avanzata per evitare fratture ossee. Inoltre, si è evidenziato come una minore densità ossea è stata osservata in soggetti intolleranti al lattosio i quali essendo carenti dell'enzima lattasi sembrano essere più inclini a osteoporosi e fratture ossee.
Con il termine osteoporosi si intende una condizione di rarefazione ossea che induce un maggiore rischio di fratture dello scheletro; anche se generalmente l'osteoporosi è considerata una malattia a carico delle ossa. Essa si suddivide in primaria e secondaria ma la forma primaria costituisce il 95% dei casi diagnosticati; tra questi distinguiamo ulteriormente:
Alla base della malattia dunque vi è la carenza di calcio alimentare il quale è fondamentale per il processo di ossificazione. È dunque necessario assumere un quantitativo di calcio discreto mediante una sana ed equilibrata alimentazione.
Per assorbire sufficientemente il calcio alimentare è indispensabile consumare con frequenza discrete porzioni alimentari di: latte, latticini, yogurt, formaggi, i quali costituiscono un importante fonte di calcio alimentare; pertanto, il loro consumo rappresenta il metodo più efficace al raggiungimento del picco di massa ossea in età adolescenziale, prevenendo conseguentemente l'insorgenza dell'osteoporosi senile. Secondo un recente studio epidemiologico svolto in Italia, a soffrire di osteoporosi è il 23% delle donne di oltre 40 anni e il 14% degli uomini con più di 60 anni.
Per molto tempo, si è creduto che l'osteoporosi fosse legata alla carenza di calcio e all'incapacità delle ossa di fissarlo, di conseguenza la terapia era basata sulla supplementazione di questo minerale, un'alimentazione ricca di latticini e l'assunzione di calcitonina, ormone che stimola la fissazione del calcio sulle ossa. Più recentemente, alla luce di nuove ricerche si è cominciato a considerare come origine dell'osteoporosi sia determinata da un'insufficienza estrogenica.
A instillare più di un dubbio, adesso, è uno studio svedese di tipo osservazionale apparso sul British Medical Journal, realizzato su oltre centomila pazienti di età compresa tra i 39 e i 79 anni - tra il 1990 e il 2010. Il cui obiettivo era quello di analizzare il legame tra il consumo di latte ed il tasso di osteoporosi. Nel corso dell'indagine sono stati raccolti il peso, l'altezza e i dati riguardanti il livello di istruzione e lo stile di vita dei soggetti monitorati. A tali soggetti è stato chiesto a più riprese nel tempo di compilare alcuni questionari per rilevare la frequenza di consumo di prodotti quali il latte, lo yogurt e i formaggi. Nell'arco di vent'anni sono stati registrati decessi e fratture ossee (ventiduemila, con una netta prevalenza tra le donne). Numeri che hanno autorizzato gli autori della ricerca a «escludere un ruolo protettivo del latte nei confronti delle fratture, sebbene si tratti di una mera osservazione e non del riscontro di un legame certo tra causa ed effetto». L'evidenza, a detta di Karl Michaelsson, docente di epidemiologia all'Università di Uppsala e prima firma della pubblicazione, potrebbe essere dovuta agli alti livelli di due zuccheri contenuti nel latte: il lattosio e il galattosio, responsabili dell'aumento dei livelli di infiammazione cronica (ove è attivata l'interleuchina-6, la quale è coinvolta nei processi dei degradazione ossea), di un maggior rischio per le malattie cardiovascolari e di una rapida accelerazione dei meccanismi di senescenza.
Più opportuna, invece, è la scelta di yogurt e formaggi fermentati, associati a una più rara insorgenza di fratture ossee e consigliati in ragione del basso contenuto di zuccheri, dei benefici apportati alla flora intestinale, dei possibili effetti antinfiammatori indotti da alcune sostanze probiotiche e protettivi nei confronti delle malattie cardiovascolari.
Si è dunque giunti alla conclusione che sono necessarie ulteriori ricerche e metanalisi per comprendere fino in fondo il ruolo del latte per la prevenzione dell'osteoporosi.
*biologa nutrizionista
Se sei arrivato fino a qui sei una delle tante persone che ogni giorno leggono senza limitazioni le nostre notizie perché offriamo a tutti la possibilità di accesso gratuito.
Questo è possibile anche grazie alle donazioni dei lettori. Sostieni l'informazione di qualità, sostieni Il Portico!
Scegli il tuo contributo con
rank: 100227104
Si è insediato ufficialmente ieri, alla guida del Reparto di Chirurgia dell' Ospedale Santa Maria dell' Olmo, il nuovo Primario Andrea Loffredo. A portare il saluto dell' Amministrazione Servalli, il Consigliere delegato alle Politiche della Salute Armando Lamberti, che ha incontrato anche la Direttrice...
La gestione dell'Azienda universitaria ospedaliera di Salerno finisce nuovamente sotto i riflettori, mentre il manager Vincenzo D'Amato mantiene il silenzio su temi cruciali come il collasso del Pronto soccorso, le interminabili liste d'attesa e gravi vicende giudiziarie che coinvolgono alcuni dipendenti....
Sono stati consegnati stamattina, martedì 17 dicembre, dal Sindaco Vincenzo Servalli e dall'Amministratore della Metellia Servizi Giovanni Muoio, due defibrillatori all'Abate dell'Abbazia benedettina SS. Trinità Dom Michele Petruzzelli. La donazione da parte della Metellia Servizi consente a tutta la...
L'Asl Salerno comunica che nella giornata di ieri, 2 dicembre, sono iniziate le attività chirurgiche nel nuovo blocco operatorio del P.O. Maria SS. Addolorata di Eboli. In modo progressivo saranno trasferite tutte le specialità chirurgiche presenti nel Presidio, con la garanzia della continuità delle...
L'ASL Salerno, unica Azienda Sanitaria campana, è tra le aziende ed enti della pubblica amministrazione che lunedì pomeriggio è stata premiata nella quinta edizione del concorso nazionale Smartphone d'Oro 2024 di PA Social, a Roma, presso la sede di Binario F dell'Hub LVenture Group e LUISS Enlabs. Un...