Tu sei qui: PoliticaVicenda Lambiase, Baldi al contrattacco
Inserito da (admin), martedì 16 settembre 2003 00:00:00
Giovanni Baldi rompe il silenzio sulle rivelazioni del dipendente comunale Vincenzo Lambiase e sulle vicende delle ultime amministrative. Respinge con sdegno le interpretazioni dei fatti, dichiara la sua completa estraneità, attende di essere sentito dai magistrati. Giovanni Baldi, presidente del Consiglio comunale, l'uomo che aveva rinunciato alla candidatura e successivamente aveva accettato di essere il capolista del Ccd, in un incontro con la stampa, assistito dal suo legale Pasquale Adinolfi, ha stigmatizzato la campagna orchestrata in questi mesi. «Sono tutte notizie false e tendenziose, fatte circolare ad arte da persone con le quali non ho mai intrattenuto rapporti, né personali né politici». Il riferimento è alle rivelazioni, definite da Baldi «fantomatiche», di Vincenzo Lambiase, come a tutte quelle che impropriamente lo collegano ad altri personaggi coinvolti in operazioni che ora sono al vaglio della magistratura. «Non ho ricevuto alcun avviso di garanzia. Lambiase non ha mai varcato la soglia di casa mia o quella di mio padre. Non ho mai subito minacce da chicchessia». È deciso. Ma è soprattutto stanco degli attacchi e delle aggressioni verbali. «Il mio no alla candidatura a sindaco è stato solo il frutto di attente valutazioni politiche e personali». Il suo volto non tradisce la profonda amarezza che prova. Ha inteso sempre la politica come un servizio da dover rendere con lealtà e trasparenza e non si smentisce: «Se solo minimamente fossi venuto meno all'impegno di lealtà e correttezza nei confronti della mia città e dei miei elettori, non avrei esitato a prendere i dovuti provvedimenti». In pratica, non avrebbe esitato un attimo a rimetetere il mandato. Ed a chi gli chiede se intende presentarsi, secondo il nuovo rito del processo penale, al collegio degli avvocati di Vincenzo Lambiase, il grande accusatore, Baldi risponde che si è avvalso della norma di riferire direttamente al magistrato. «Mi auguro che il magistrato mi convochi per ribadire quanto affermato oggi». Significativo il suo «no comment» quando gli si chiede se dietro il dossier c'è una regia occulta. Ed in conclusione, annuncia: «Alle prossime elezioni sarò candidato-sindaco di un movimento trasversale e certamente non rinuncerò».
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