Tu sei qui: PoliticaUffici comunali complessi, la Cisl bacchetta il sindaco
Inserito da (admin), lunedì 9 marzo 2009 00:00:00
Nuova ondata di polemiche a Palazzo di Città. Sotto torchio, questa volta, le 6 posizioni organizzative di alta professionalità (cioè degli uffici comunali complessi) istituite dall’Amministrazione.
Nel mese di gennaio il sindaco Luigi Gravagnuolo deliberò di istituire 2 posizioni organizzative per il Settore Affari Generali e Legali, 3 per il Settore Servizi alla Persona e 1 per l’Urbanistica, rendendo la delibera immediatamente eseguibile.
Repentina la reazione della Cisl, il cui segretario generale, Matteo Buono, con toni aspri e senza mezzi termini, ha così espresso il suo disappunto: «È solo un’operazione clientelare per sistemare qualcuno, costosa e soprattutto inutile per la macchina amministrativa comunale. Gravagnuolo è il sindaco di Cava, non il padrone dell’Ente che dispone a suo piacimento. A dover richiedere l’istituzione delle posizioni è il dirigente di Settore e non il primo cittadino, e la valutazione spetta solo all’organo gestionale e non certo a quello politico».
Il sindacalista chiede, pertanto, che la delibera venga ritirata e riesaminata. Trattasi, secondo il suo giudizio, di un’operazione con troppi punti oscuri ed eccessivamente dispendiosa in un periodo in cui gli enti soffrono del continuo taglio dei fondi erariali.
«Le posizioni organizzative costano, ed anche tanto. Questa operazione clientelare costerà al Palazzo circa 100mila euro all’anno», afferma Buono, mostrandosi deluso ed al contempo deciso ad andare avanti, insieme alla sua organizzazione, e sostenere con tutti i mezzi il rispetto della legalità.
La replica del sindaco Gravagnuolo
In merito agli articoli apparsi su alcuni quotidiani locali, il Sindaco di Cava de’Tirreni, Luigi Gravagnuolo, afferma: «Ho appreso dalla stampa che il Segretario Provinciale della Cisl - F. P., dott. Matteo Buono, protesta perché una inopinata iniziativa della Giunta Comunale di attribuzione di nuove posizioni organizzative a singoli dipendenti dell’Ente, comporterebbe uno spreco di risorse pubbliche per circa “Centomila euro, in spregio ad ogni normativa vigente ed alle reali esigenze della macchina comunale”. Lo stesso dirigente sindacale mi chiede “di rivedere la delibera e di bloccarne l’esecutività”. Ricordo al dott. Matteo Buono, persona alla quale mi uniscono sentimenti di stima verace, che - come può leggersi dai verbali allegati - il giorno 26 giugno 2008, lui era presente alla riunione di concertazione sindacale sul “Fondo 2008 ed eventuali modifiche del regolamento per i concorsi, relativamente alla parte riguardante le progressioni verticali”.
Durante questa riunione fu concordata tale decisione con la relativa previsione di spesa. Confido che in quella sede, lo stesso Buono fosse presente nello spirito, oltre che nel corpo. Vero è che in quella stessa sede, Buono segnalava che, a suo avviso, tra “le alte professionalità non possono intendersi gli assistenti sociali”, ma è anche vero che l’individuazione delle persone fisiche destinatarie della attribuzione delle posizioni organizzative è competenza dei dirigenti e della Giunta Comunale, non delle Organizzazioni Sindacali. I Dirigenti e la Giunta Comunale, a loro volta, definiscono le scelte in base a loro valutazioni di ordine strategico, legate agli obiettivi della Amministrazione. In ogni caso se, invece che alcuni, ad avere la posizione fossero stati altri dipendenti, la spesa sarebbe stata la stessa. Quella cioè, che Matteo Buono aveva condiviso e sottoscritto».
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