Tu sei qui: PoliticaUdeur, Calvanese-D'Ascoli chiedono chiarezza
Inserito da (admin), lunedì 28 gennaio 2008 00:00:00
L'Udeur ha provocato la caduta del governo Prodi in modo improvviso, per fatti esterni alle logiche della coalizione ed al programma della stessa, ma per ritorsione verso i provvedimenti della Procura di Santa Maria Capua Vetere, restrittivi della libertà di suoi vari esponenti a livello regionale.
Mastella ha poi espressamente affermato di dialogare con Berlusconi e di voler andare alle elezioni politiche con la coalizione di Centrodestra. L'Udeur ha tolto il suo appoggio alla Giunta Regionale e gli esponenti dell'Udeur stanno uscendo dalle giunte di centro sinistra nelle varie amministrazioni, cercando di provocarne la fine anticipata. Questo è un dato ineludibile, di cui non si può negare la forza dirompente. Come pure non si può negare che la nuova politica del PD pone con chiarezza la fine di coalizioni eterogenee e pone agli elettori opzioni limpide.
Per quanto si voglia guardare solo al proprio orticello, non si può pretendere di esser fuori da ogni logica. Chiedere chiarezza ai rappresentanti dell'Udeur, di cui si apprezza il sostegno a Gravagnuolo, ma che fino a questo momento hanno preferito tacere sulla loro collocazione complessiva, è solo un'operazione di rafforzamento della coalizione di centro sinistra. Posizioni meramente auto-celebrative in questa fase creano solo confusione tra l'elettorato.
Flora Calvanese, Direzione Regionale PD
Intervista a Marco Ascoli, ex segretario DS di Cava
Con l'approvazione del regolamento elettorale anche in Campania, il PD si appresta ad ufficializzare i nuovi organismi locali:
Spero sia l'occasione per dare un impulso alla vita politica cittadina e coinvolgere la società civile e produttiva cavese. C'è un gran bisogno di buona e nuova politica, ovunque. Se non diamo una svolta, il PD è destinato a svuotarsi e con esso quel poco di partecipazione (visti i recenti sondaggi sulla fiducia dei cittadini nelle istituzioni, ndr) e passione politica rimasta a Cava e nel nostro Paese. Per parte mia, proverò a offrire il mio contributo nella nascita di un gruppo dirigente nuovo, rinnovato nelle idee, nello spirito e negli uomini e donne che ne faranno parte. Uomini e donne prestati alla politica per il bene della comunità, non sostentati dalla comunità per il bene loro. Se non siamo in grado di riformarci al nostro interno e rimuovere le incrostazioni ed i malcostumi della I e della II Repubblica, come pensiamo di poter essere il motore delle riforme nel Paese? Ove riscontrassi divergenze insanabili su questi temi, riterrei evidentemente concluso il percorso politico iniziato durante la mia adolescenza.
Giudizio severo...
Sì, la verità è che abbiamo una classe politica in gran parte inadeguata, specie nel Mezzogiorno. Perché la gente dovrebbe avere fiducia nelle Istituzioni?
Ed il PD?
Il PD governa la Regione. Se non saprà fare una severa autocritica e ripartire con un gruppo dirigente giovane, capace, fuori dai vecchi giochi di corrente e dai vecchi metodi, è destinato alla peggiore sconfitta della storia repubblicana per un partito di sinistra. Discutere poi di legge elettorale e di alleanze nei termini usati in questi giorni, di sicuro non ha reso più coesa l'Unione. L'ha sgretolata. Il 14 ottobre i cittadini che hanno votato alle primarie del PD volevano creare un timone che rafforzasse e velocizzasse l'azione riformatrice del Governo, una svolta positiva in termini di moralità e di etica politica, volevano snellire il quadro politico. Non mi pare sia andata così e le responsabilità sono anche nostre. Io credo che con la sfiducia al Governo Prodi sia finito il centrosinistra per come lo abbiamo conosciuto finora e sia finita la 2ª Repubblica. Per ripartire occorre un vero rinnovamento, occorrono persone che facciano politica per la propria comunità e non per stipendi e poltrone, occorre che i cittadini vadano a votare le persone che meglio possono rappresentare e non per i posti di lavoro o le prebende politiche che promettono. Spero che il voto per eleggere gli organismi locali del PD vada in questa direzione.
L'Udeur a Cava sostiene l'Amministrazione Gravagnuolo, ci saranno ripercussioni?
Per fortuna a Cava l'Amministrazione ha dato prova di grande tenuta interna e l'approvazione all'unanimità del codice di comportamento ne è prova assoluta. Certo, non spetta a me dire cosa fare, però è innegabile che bisogna far chiarezza. Non fa piacere essere alleati - seppur sul piano locale e regionale - con un partito che ha contribuito ad affossare il Governo e che in Campania è decimato dalle inchieste. Poco conta se quelli contestati siano reati o malcostumi radicati, questo giudizio spetta alla Magistratura. Ma per me e per molti cittadini non è accettabile né l'uno né l'altro caso. Basta con le nomine per creare consenso, clientela e voti; occorrono coerenza, rigore morale ed etico, sobrietà. La gente è stufa. Come dicevo, a Cava la tenuta è buona, ma non possiamo nasconderci dietro un dito e fare finta che non sia successo nulla. A mio avviso, l'Udeur in quanto Partito non può più fare parte della nostra coalizione. O assessori e consiglieri di quel Partito scelgono di sostenere il progetto amministrativo rappresentato da Gravagnuolo, e sul quale hanno ottenuto il consenso dai cittadini, dimettendosi dall'Udeur - come io auspico - oppure coerenza politica vorrebbe che siano messi fuori dalla maggioranza. Mi aspetto che gli esponenti dell'Udeur chiariscano da che parte stanno. In poche parole: se tra due mesi si vota per il rinnovo del parlamento, gli esponenti del Campanile cavese cosa faranno? Sono con l'Amministrazione Gravagnuolo e votano e fanno votare Berlusconi? O vogliamo aspettare che la "Casta" del Campanile di Ceppaloni decida autonomamente di rinunciare alle poltrone metelliane e indichi la propria posizione? Io credo che i cittadini vogliano chiarezza dalle Istituzioni e sono convinto che ci sarà a Cava chi, come il Senatore Cusumano a Roma, ha avuto il coraggio delle proprie idee. Io credo che qui si sta giocando una partita ben più grossa di quella del Governo nazionale, della Regione Campania o dell'Amministrazione Cavese; si sta giocando sul rapporto tra cittadini ed istituzioni, tra cittadini e politica. E se non recupereremo trasparenza, chiarezza, assunzione di responsabilità, credibilità e coerenza nelle scelte, se non sapremo dare alla meritocrazia il giusto valore, allora la politica avrà perso.
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