Tu sei qui: PoliticaSottovia, è scontro tra i due poli
Inserito da Il Mattino (admin), lunedì 4 febbraio 2002 00:00:00
Scambio di accuse tra maggioranza e diessini sulle opere pubbliche. Forza Italia ed i suoi alleati accusano i diessini di aver diffuso solo notizie false ed allarmistiche, mentre più duro si fa lo scontro sul progetto del sottovia. I primi sostengono la validità della soluzione tecnica presentata alla Giunta regionale, mentre i diessini, attraverso l'ex assessore ai Lavori Pubblici, ing. Alfonso Lambiase, la contestano, evidenziando l'alto costo ed il danno ambientale. Con il manifestino "Le bugie hanno le gambe corte", la maggioranza denuncia all'opinione pubblica lo strumentale attacco portato nelle settimane scorse alla Giunta Messina. «Non solo i finanziamenti non sono stati perduti, anzi, sono stati appaltati o stanno per essere appaltati - ha affermato il capogruppo di Forza Italia, Giovanni Carleo (nella foto in alto) - una serie di opere pubbliche che per troppi anni erano rimasti al palo». E qui un elenco di opere: II lotto di pavimentazione dei portici, costruzione di 400 alloggi, lavori per il completamento della piscina coperta, ristrutturazione della casa di riposo per anziani (ex Acismom) a Pregiato, accordo per la costruzione del nuovo ospedale a Santa Lucia, palazzetto della sanità in via Filangieri ed altre opere, come strade, parcheggi, sistemazione di piazze nelle frazioni. Pronta ed immediata la replica della segreteria diessina. «Stanno raccogliendo - ha dichiarato il segretario della locale sezione, Franco Prisco (nella foto al centro) - il lavoro predisposto dalle Giunte Fiorillo. Basti dare uno sguardo al piano triennale del 2000 e 2001, approntato dall'assessore Alfonso Lambiase, per rendersi conto che la Giunta Messina non ha aggiunto proprio niente o quasi. Certo, è una soddisfazione appaltare finalmente i lavori per il completamento della piscina coperta, ma solo dopo aver liberato l'opera di ben tre contenziosi che risalgono agli anni in cui dirigenti del Palazzo erano Mellini e lo stesso Messina. Un lavoro certosino e lungo».
Il buco nero
A rincalzo lo stesso assessore Lambiase: "Ci saremmo aspettati maggiore pudore politico". Ma lo scontro è anche e soprattutto sul progetto del sottovia. Fiorillo e le sue Giunte avevano puntato su quello elaborato dal professore Sparacio, criticato a lungo da Messina, che lo definì il "buco nero". Insediatosi a Palazzo di Città da sindaco, Alfredo Messina ha accelerato i tempi e, aggiornando il progetto ATICoGefar Di Donato degli anni ‘90, ha ipotizzato una soluzione definita urbana. Una scelta contestata dalla sinistra: «Hanno abbandonato - dichiara Alfonso Lambiase - il progetto Di Donato, pur avendolo sbandierato in campagna elettorale, hanno operato una scelta di notevole impatto ambientale, acustico ed ecologico, non sono state indicate le coperture finanziarie necessarie alla realizzazione e la stessa valutazione del fabbisogno finanziario è sottostimata. In sede di progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva, i costi potrebbero lievitare al minimo del 40%. La nuova strada ha un percorso in sovrapposizione al tracciato della linea ferroviaria, con la sua copertura totale. Il piano di scorrimento sarà più alto rispetto a quello attuale della SS 18 ed avrà una lunghezza complessiva di 2470. L'impatto ambientale - conclude Alfonso Lambiase - sarà fortissimo, altro che buco nero».
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