Tu sei qui: PoliticaSfida all'ultimo voto
Inserito da (admin), venerdì 9 giugno 2006 00:00:00
Ultime battute, la campagna elettorale è agli sgoccioli. Stasera sia Messina che Gravagnuolo chiuderanno in Piazza Duomo: alle 21 il primo, alle 22 il secondo. Con Messina l'ex ministro delle Politiche agricole, Giovanni Alemanno, la neoparlamentare Mara Carfagna di Forza Italia e Stefania Craxi del Nuovo Partito Socialista. Con Gravagnuolo il sottosegretario ai Trasporti, Andrea Annunziata, ed il presidente della Provincia, Angelo Villani. L'ultimo acuto dei due contendenti prima del silenzio: sarà il messaggio finale che i due rivali vorranno consegnare alla città prima del voto di domenica 11 e lunedì 12 giugno, che designerà il sindaco e la coalizione vincitrice.
Intanto, Messina e Gravagnuolo continuano a sfidarsi nelle piazze delle frazioni, nelle associazioni, nelle case e nei faccia a faccia sulle reti televisive locali. E proprio in queste ultime ore l'attenzione è rivolta al ruolo delle frazioni nel disegno urbano. Il linguaggio di Messina è quello di chi ha amministrato e mira a chiudere il programma avviato e sul quale la città nel 2001 espresse un ampio consenso. Le frazioni nel disegno urbano dell'ex sindaco dovranno avere il ruolo che già negli anni '50 Eugenio Abbro intuì: centri di vita e strumenti per combattere il centrocentrismo. Di qui la conservazione ed il consolidamento della configurazione stellare del disegno urbano della città.
In particolare, Messina lavorerà per la realizzazione dei Piani di recupero e per il completamento delle infrastrutture pubbliche: «Dobbiamo conferire alle frazioni dignità e decoro. Debbono conservare la loro autonoma struttura urbanistica, culturale e dovranno svolgere una funzione eccentrica per il turismo, il commercio e l'artigianato». Il suo pensiero, poi, vola all'Annunziata ed a S. Giuseppe al Pozzo, che «hanno bisogno di studi puntuali per una ristrutturazione in sintonia con il tessuto ed il decoro architettonico».
Gravagnuolo è l'uomo del nuovo progetto di città aperto al futuro, ma senza stravolgere il presente ed annullare il passato, anzi. Vuole la riqualificazione delle frazioni attraverso l'individuazione di servizi di qualità nelle aree limitrofe ad esse. E pensa per queste aree a «poli di interesse funzionali» (con destinazioni culturali, sanitarie sportive e del tempo libero), intesi quali attrattori provinciali e regionali, valorizzando funzionalmente gli immobili pubblici e privati ed utilizzando le aree libere urbanisticamente qualificate per attrezzature pubbliche di livello locale. «Poli d'interesse che dovranno diventare opportunità di investimento pubblico - spiega - e privati capaci di creare un indotto economico occupazionale per la città e per le frazioni». Il progetto "Cava dalle dieci piazze" sarà il volano, secondo Gravagnuolo, intorno al quale si organizzerà la rinascita delle frazioni, che rappresentano un vero patrimonio culturale ed ambientale. Anche il leader dell'Unione pensa a S. Giuseppe al Pozzo ed aggiunge l'Epitaffio: «Fanno parte delle rivisitazione generale della porta nord della città e c'è necessità di un'attenzione peculiare al loro assetto urbano».
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