Tu sei qui: PoliticaRifondazione lancia la sfida
Inserito da (admin), mercoledì 2 febbraio 2005 00:00:00
Rifondazione Comunista lancia la sua sfida alla città ed ai partiti del tavolo del centrosinistra. Ma il congresso cittadino è stato anche l'occasione per rilanciare l'organizzazione interna. Ben 5 i circoli collegati (Cava, Vietri, Castel S. Giorgio, Nocera Superiore, Roccapiemonte), con 4 portavoce: per Vietri Fabiana De Simone, per Nocera Francesco Bove, per Roccapiemonte Gerardo Vitale, per Cava si attende l'incontro del direttivo. I nomi papabili: Francesco Musumeci, Daniele Senatore e Francesco Lupi. Coordinatore dei collegi, Pasquale Lupi Milite, che tra l'altro ha sciolto anche il nodo della sua candidatura alla Regione. «Un congresso positivo -afferma Francesco Musumeci - in cui oltre il 92% ha votato la mozione di Bertinotti, ma soprattutto un confronto, anche serrato, sul futuro della nostra città e sul ruolo che Rifondazione deve giocare al suo interno ed in collaborazione con i partiti del centrosinistra». Un partito in crescita di consensi elettorali e di iscritti. Basti pensare che nella sinistra è l'unico partito rappresentato alla Provincia con il prof. Pino Foscari, già consigliere comunale. E sul ruolo culturale che Cava può avere nella Provincia ha insistito proprio Foscari: «Bisogna uscire da una visione municipalistica e lanciarsi in una dimensione provinciale e regionale». Su ciò che Rifondazione potrà significare per la città si sofferma Pasquale Lupi Milite: «Nella querelle delle primarie siamo chiari: sì, ma ai contenuti ed ai programmi, più che agli uomini. Sono una risorsa di democrazia che non va snobbata o boicottata. Sul piano dei programmi chiederemo una rivalutazione delle politiche partecipate, innovazione che in tante realtà sta trovando spazio. Il nostro impegno è la difesa dell'ambiente in opposizione al "cemento" di Messina. La qualità della vita deve essere uno degli argomenti prioritari in sede di programmazione. Sul piano sociale sì all'integrazione salariale. Anche il Comune deve fare la sua parte». Attraverso i suoi uomini, Rifondazione ha colto la crisi della città, il degrado dell'ambiente e la difficoltà a poter ritrovare spazi di dignità. «Stiamo elaborando una serie di appuntamenti in cui vorremmo dibattere, soprattutto tra le gente, le problematiche che quotidianamente ci toccano», conclude Pasquale Lupi Milite. Un partito pronto allo scatto prima alle regionali, poi alle amministrative. «Un primo segnale lo daremo tutti insieme, partiti, associazioni e movimenti, il 19 febbraio, quando si sfilerà per le vie della città per dire il nostro no a Messina», afferma Musumeci.
Grandi preparativi per il 19 febbraio
Ferve il lavoro delle Commissioni costituite dal tavolo del centrosinistra per approfondire i temi che saranno dibattutti il 19 febbraio, giorno della grande manifestazione contro il governo Messina. Scuola, cultura, tempo libero, economia e sviluppo, solidarietà e sanità: ecco i temi. «La manifestazione dovrà essere un no fermo e deciso al governo del centrodestra, che non s'accorge della crisi incombente sulla città, ma anche la volontà di preparare un governo alternativo ed unitario», afferma Marco Ascoli, segretario diessino. «Uno spirito nuovo, unitario e programmatico anima tutti. Gli errori del passato debbono essere cancellati», ribadisce Adriano Mongiello del gruppo D'Acunzi. «Siamo pronti a sostenere la nostra parte con lo spirito di servire la città», aggiunge Pierfederico De Filippis della Margherita.
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