Tu sei qui: PoliticaPolis: "Un manipolo di lanzichenecchi distrugge la città"
Inserito da (admin), lunedì 11 luglio 2005 00:00:00
Il dott. Enzo Gallo, leader di "Polis", a caldo ha definito la "cacciata" di Messina indecorosa e priva di qualsiasi etica politica e umana. A distanza di pochi giorni, ascoltiamo il suo parere sulla vicenda: «Al di là di quanto da me dichiarato immediatamente dopo questo efferato delitto politico, compiuto ai danni della città, dei miei giovani e dell'uomo Messina prima e del Sindaco poi, questa domanda mi dà la possibilità di spiegare ancora meglio ai cittadini, che per la verità hanno capito molto bene la situazione, le strategie di questa follia. I cittadini devono sapere che non vi era nessuna ragione di carattere politico né, tanto meno, reale, da giustificare un atto di questo genere ad un anno dalle elezioni. Noi di "Polis" abbiamo ripetuto quotidianamente ad Alfredo Messina che ha lavorato da solo, contornato da una classe politica (...è nauseabondo definirla tale) pronta solo a chiedere, a livello personale, senza suggerire alcun indirizzo di miglioramento per il bene della città. Degli improvvisati della politica, con pochi centinaia di voti, che non hanno capito il ruolo istituzionale che ricoprivano e che hanno ritenuto il Comune un ufficio di collocamento personale. Messina circa un anno fa si è reso conto di tutto questo e dal "Messina-bis" in poi ha ricevuto tutto il nostro sostegno, impegnandosi sempre più nella realizzazione di importanti opere pubbliche, attivandosi sempre più nel sociale, nell'ambiente, nello sport, nel lavoro, con i giovani e stando vicino ai giovani, ascoltando le nostre progettualità. Tutto questo ha dato fastidio a quello che Messina definisce una trama organizzata da una trasversalità che va dal potere economico-politico dell'una e dell'altra parte, da dissidenti per i quali non trovo l'aggettivo per definirli, e da novelli strateghi della politica, vedi Galdi e qualche altro, che hanno messo in mezzo Giovanni Baldi, il quale, preso da eccesso di presunzione e megalomania, ha dato l'avallo ad una squallida situazione che porterà soltanto alla distruzione di Cava de'Tirreni. Giovanni Baldi è la mia più grossa delusione, perché, a differenza degli altri, aveva avuto, come da sua ammissione, una scuola di partito che il Prof. Abbro ed io gli avevamo inculcato e che non prevede, in nessun modo, atti di tale viltà. E' doppiamente responsabile in quanto Presidente del Consiglio, di cui era garante, di aver portato presso uno studio notarile quello che democraticamente dovrebbe essere garantito in un'Istituzione. Se poi Giovanni Baldi ritiene che i suffragi elettorali alle regionali siano frutto solo della sua persona, si vada a rileggere quanto da egli stesso dichiarato immediatamente dopo le elezioni relativamente al contributo fornito da "Polis" e dal sottoscritto in prima persona. I DS ed il resto dell'opposizione hanno dimostrato tutta la loro pochezza e dovrebbero soltanto vergognarsi per aver partecipato ad un'azione di questo genere, appartenendo essi ad uno storico partito che chiede il rispetto delle regole e la garanzia delle Istituzioni. Per la città di Cava questo atto scellerato comporterà danni irreversibili per l'economia e quanto altro per il futuro della città, perché un anno di Commissariamento Prefettizio potrà far fronte soltanto all'ordinaria amministrazione. Basti considerare, tanto per fare un esempio, lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Cava in questi giorni è sommersa dai rifiuti. Si dirà che c'è stata la chiusura del sito di Sardone, ma vi era stata anche prima, ed il Sindaco, con un sito di stoccaggio provvisorio, esistente al cimitero e bonificato secondo gli accorgimenti segnalati dalla nostra Responsabile all'Ambiente, Daniela Zuppetti, per evitare la formazione di percolato, aveva fatto sì che a Cava non vi fosse mai un sacchetto in nessuna strada. Il Sindaco aveva, altresì, individuato un sito provvisorio nella frazione Croce, dove stavano per arrivare i finanziamenti, senza alcun rischio ambientale, ma tale operazione è ferma perché ciò fa parte della straordinaria amministrazione. Alla prossima per il proseguimento...Noi e Messina, comunque, saremo al fianco dei cittadini».
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