Tu sei qui: PoliticaOre decisive per la Giunta Messina
Inserito da (admin), martedì 5 luglio 2005 00:00:00
Giorno decisivo per le sorti del governo Messina. Entro stasera la conferma delle 16 firme per lo scioglimento del Consiglio comunale. Ieri, intanto, la maggioranza a rapporto con i dirigenti provinciali. Atteso alla prova il presidente del Consiglio, Giovanni Baldi, di fresca nomina nel Consiglio nazionale dell'Udc, su richiesta diretta del segretario Follini. Dunque, prova del fuoco per l'Amministrazione del centrodestra. Stasera dovrebbero firmare dal notaio l'atto di dimissioni gli storici ribelli azzurri (Salerno, Ventrello, Maddalo,Campanile, Apicella e Pesante), cui dovrebbero aggiungersi, oltre ai 7 dell'opposizione (Passa, Ragni, Coppola, Musumeci, Armenante, Pisapia e Salsano), pezzi di An e dell'Udc. «Noi abbiamo preso atto di una volontà di sfiduciare il governo Messina, ma attendiamo che alle parole seguano i fatti», dichiara Francesco Musumeci. Nella tarda serata di ieri, intanto, summit della maggioranza alla presenza dei coordinatori provinciali Fasolino, Della Pietra e Cirielli. Convocati anche i dissidenti. «È un'ulteriore verifica per ricompattare una maggioranza che in questi ultimi mesi ha vissuto momenti di tensione e di fibrillazioni»: è il filo conduttore che ha spinto il sindaco ed i coordinatori provinciali ad incontrarsi. Il disagio che ora si avverte non è solo in Forza Italia, ma attraversa trasversalmente l'intera maggioranza. Una difficoltà a ritrovarsi insieme che si è avvertita in uno degli ultimi Consigli comunali, quando una maggioranza bulgara, formata da Udc, An, pezzi di Forza Italia e da tutta l'opposizione, chiese al sindaco di ridurre gli assessori, le consulenze e le superconsulenze. «Un segnale di cui non si è tenuto alcun conto. Ed ora se ne paga il prezzo», afferma uno dei rivoltosi.
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