Tu sei qui: PoliticaNapoli, in 25mila alla manifestazione per la Pace. De Luca: «Rischiamo guerra atomica, serve soluzione diplomatica»
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), sabato 29 ottobre 2022 08:19:04
«Con la manifestazione a Piazza del Plebiscito è partito da Napoli un forte messaggio di pace. Son passati ormai otto mesi dall'inizio di questa guerra atroce e ancora non si intravede una fine». Lo scrive sui social il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, che ieri ha promosso una manifestazione contro la guerra in Ucraina per chiedere un «cessate il fuoco immediato» e di «fermare l'atomica».
Sin dalle prime ore del mattino, la piazza ha iniziato a colorarsi di arcobaleno, bandiere della pace e dell'Ucraina. Circa 25mila persone hanno aderito alla manifestazione.
Per De Luca sono due le soluzioni per uscire dalla guerra: «Quella militare, che rischia di portarci direttamente alla guerra atomica, e quella diplomatica, l'unica strada realmente percorribile. In quest'ultima direzione occorre fare un primo, decisivo passo in avanti. Che per noi è il cessate il fuoco, quello che consentirà di riaprire il dialogo, di fermare il bagno di sangue ancora in corso e soprattutto di svegliare i popoli dal sonno della ragione. È ciò che, per primo, ha chiesto Papa Francesco, che mi pare l'unica grande personalità che stia seguendo con la lucidità necessaria questa tragedia che ha investito l'Europa e il mondo».
A margine della manifestazione pacifista, De Luca si è smarcato dalla posizione del Partito Democratico dicendosi favorevole alla mossa di Giorgia Meloni di alzare il tetto massimo all'uso del contante: «È errato il dibattito ideologizzato sull'uso del contante. Credo che dobbiamo trovare una soluzione ragionevole e mi pare che si stia arrivando a questa decisione da parte di Meloni, che è d'accordo con me visto che lo dico da 5 anni. Sta imparando anche lei, sono contento».
Il governatore non ha comunque risparmiato alcune critiche alla Meloni. «Lei ha due problemi - ha spiegato il governatore campano -Parla male della sanità, con iniziative e dichiarazioni irresponsabili e poi deve controllare meglio i suoi allievi nei territori. Il suo discorso è soft e tollerante, ma nei territori mettono in campo atteggiamenti di intimidazione o falsificazione dei dati».
Foto: Vincenzo De Luca
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