Tu sei qui: PoliticaNapoli e Cicco replicano a Del Vecchio
Inserito da (admin), venerdì 1 luglio 2011 00:00:00
Al consigliere comunale Giovanni Del Vecchio, che ha lasciato il PdL, rispondono il consigliere provinciale e dirigente provinciale del PdL, Luigi Napoli...
«Sono personalmente testimone dell’esperienza politica dell’avv. Giovanni Del Vecchio che, in virtù di un impegno nel partito di An e soprattutto per l’incarico fiduciario concesso dai massimi vertici nel 2008 su proposta del sottoscritto e, soprattutto, dell’on. Edmondo Cirielli, fu candidato 21° nella lista al Senato.
Certamente il suo successo politico nel partito del Pdl dell’epoca come quello della coalizione dell’attuale maggioranza a guida Galdi sono dovuti ad un programma e ad un impegno sottoscritto con gli elettori e, soprattutto, all’impegno di squadra messo in campo, squadra della quale mi onoro essere stato coordinatore. Spiace constatare che a seguito delle richieste da lui avanzate - fare l’assessore provinciale, un posto utile alle prossime “Politiche” o, in alternativa, la guida di un’importante società pubblica - del consigliere comunale Del Vecchio, non eletto a urne chiuse ma solo perché ripescato a seguito di nomine assessoriali, non rilevo certamente né rinunce né sacrifici, come invece lo spirito di partito impone e come hanno testimoniato con il loro comportamento all’insegna della coerenza e dell’onore politico nel loro glorioso passato molti dirigenti locali, come tra i tanti Giovanni Cotugno ed i compianti Vincenzo Raimondi e Corrado Zingaro.
Credo che l’abbandono del Pdl da parte dell’avv. Giovanni Del Vecchio sia una scelta squisitamente personalistica, che segue ad un presunto disegno politico che ha tentato più volte un golpe senza uomini. Pertanto, farebbe bene a dimettersi da consigliere comunale e per quanto mi riguarda è fuori dalla maggioranza. Altresì il gruppo consiliare Pdl ha trovato con la mediazione accorta del presidente Antonio Barbuti un giusto equilibrio di rappresentanza con l’esperienza e la capacità politica del capogruppo Assia Landi e del suo vice avv. Marco Senatore.
Per quanto riguarda il partito sa benissimo che l’attuale reggenza e dirigenza vedranno il 30 luglio, data ultima per il tesseramento, la fine temporale della loro esperienza per la chiusura del primo ciclo del Pdl, che è stato propedeutico alle elezioni delle cariche che avverranno nel corso del congresso cittadino, che si celebrerà a settembre. Un percorso simile a quello che lo stesso avv. Del Vecchio ha vissuto quando è stato coordinatore di Alleanza Nazionale».
…ed il coordinatore cittadino del PdL, Gianluca Cicco:
«Leggendo un titolo della conferenza stampa così carico di aspettative, “Il perché di una scelta”, mi sarei aspettato che il consigliere Del Vecchio avesse deciso di essere finalmente franco ed onesto nei confronti della stampa, dei suoi interlocutori politici, dei cittadini cavesi. Da coordinatore cittadino, che conosce bene le dinamiche e le vere ragioni che hanno portato a questa “scelta”, mi ritrovo invece a leggere un lungo comunicato nel quale, tolte le ipocrisie, le mezze verità, le dichiarazioni grottesche e la mancata gratitudine nei confronti di un partito che gli ha dato sempre fiducia, non resta ahimè che la punteggiatura.
La realtà delle cose è molto triste, non corrisponde affatto a quanto dichiarato da Giovanni Del Vecchio, il quale, dopo i primi mesi di buona operatività nell’ambito della sua delega, ampiamente riconosciuta dal sindaco, ha cominciato a dare segnali di sofferenza laddove non veniva accontentato nelle continue richieste che poneva: l’inserimento delle persone da lui indicate nel Direttivo del partito, una delle quali presiede oggi l’Associazione con la quale Del Vecchio tenterà di ricollocarsi politicamente, la scelta delle persone da lui indicate per la presidenza delle Società partecipate (Metellia, Ausino), la sua elezione a capogruppo consiliare Pdl e via discorrendo. Aldilà di uno sterile e continuo braccio di ferro con il coordinatore cittadino del partito, nei confronti del quale si è prodigato in un accanimento fuori da ogni logica, Del Vecchio assai di frequente ha mostrato di non avere un atteggiamento di squadra, né nei confronti dei componenti del proprio gruppo consiliare, né tanto meno nei confronti del partito.
Il suo egocentrismo è talmente accecante da fargli dimenticare il modesto risultato elettorale alle ultime amministrative cavesi, nonostante il Presidente Cirielli, che lui soltanto oggi attacca a testa bassa, gli avesse fornito nel 2008 la possibilità di acquisire visibilità nel nome del partito, facendogli guadagnare dei voti per il Senato che Del Vecchio deve soltanto al trend positivo della corrente politica che lo aveva candidato.
Mi spiace, ma questa “scelta” di oggi deriva da una strategia meditata da lungo tempo, e da vari mesi Del Vecchio ha avviato un’attività “sotterranea” con l’evidente scopo di colpire l’Amministrazione e chi la rappresenta: aspettava soltanto l’occasione buona per uscire allo scoperto e recitare la parte della vittima. Nel mio ruolo di coordinatore cittadino ho sempre combattuto questo modo di fare, ed è ovvio che non posso oggi aspettarmi da Del Vecchio parole di compiacimento. Quello che importa è che il gruppo consiliare del PDL, e gli assessori che il partito esprime, possano proseguire con serenità la propria attività nel solo ed unico interesse della Città di Cava».
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