Tu sei qui: PoliticaModifica Statuto, tempesta in vista
Inserito da (admin), martedì 26 ottobre 2004 00:00:00
Consiglio comunale: sconfitta annunciata per Messina. L'Udc ed alcuni dei suoi hanno dichiarato che voteranno la modifica dell'articolo 36 dello Statuto, richiesta da An, ribadendo che non è un voto di sfiducia. Ma il sindaco non ci sta, potrebbe anche pensare di mandare tutti a casa. Oggi è il giorno della verità per il futuro della coalizione del centrodestra. In questi giorni febbrili consultazioni tra Fi, Udc e Pdc per trovare un comune comportamento, ma le posizioni sono rimaste lontane. L'Udc ha confermato che voterà per il ripristino della norma che prevedeva per la validità delle sedute consiliari la metà dei consiglieri (15 e non come oggi 11). Inoltre, alcuni esponenti di Forza Italia - il capogruppo Renato Salerno e Giovanni Campanile, ai quali potrebbero associarsi Antonio Ventrello ed Emilio Maddalo - appoggeranno la richiesta di modifica. Una situazione politica confusa, che rende più difficile il cammino della Giunta Messina. «Non c'è alcun pericolo - ribadisce il capogruppo dell'Udc, Giovanni Salsano - per l'Amministrazione. Continueremo ad appoggiare il progetto del sindaco e voteremo la modifica anche per mettere i partiti della coalizione di fronte alle proprie responsabilità. Se c'è maggioranza, occorre dimostrarla sempre e non rifugiarsi in piccole scappatoie, che suonerebbero anche come offesa alla democrazia ed allo spirito dello stesso Statuto». E Giovanni Baldi aggiunge: «Leali fino in fondo, ma Messina deve anche tener conto delle richieste avanzate da noi: nessuna nomina, né assessoriale, né dirigenziale, lavorare tutti uniti per recuperare lo spirito di solidarietà della Casa delle Libertà». Gli azzurri Salerno e Campanile: «È un atto di coerenza. Nei mesi scorsi siamo stati noi a chiederla ed oggi non potremmo votare diversamente». Ma Messina, si sussurra nei corridoi, non ha gradito le posizioni assunte e potrebbe anche rimettere il mandato e spedire tutti a casa. «Comprendiamo che non è un atto di sfiducia al sindaco, ma suona così in un momento particolarmente difficile per tutti e con una maggoranza in continua fibrillazione», spiega Alfonso Carleo. An, intanto, rimane all'opposizione e già sabato prossimo, in un'assemblea di base, alla presenza del presidente provinciale Cirielli e del senatore Demasi, illustrerà il ruolo di An nel futuro della città. Si apre la campagna elettorale per il candidato Marco Galdi. «Noi continueremo a lavorare per l'unità. Se poi diventa impossibile, andremo avanti a tre», incalza Gigetto Durante, segretario particolare di Messina.
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