Tu sei qui: PoliticaMigranti, sbarco choc a Salerno: a bordo 26 donne morte
Inserito da (Redazione), domenica 5 novembre 2017 09:50:46
Al Molo Manfredi di Salerno la nave spagnola Cantabria con 400 persone a bordo.
E’ il 22esimo sbarco di migranti a Salerno ma, rispetto ai precedenti, questa volta a bordo ci sono i cadaveri di 26 donne i cui corpi sono stati recuperati nel Mediterraneo centrale dove, un paio di giorni fa, è affondato l’ennesimo barcone della speranza diretto in Italia.
I ventisei corpi sono stati recuperati nelle acque dell’Egeo dall’equipaggio di una nave del dispositivo Eunavformed.
"Una tragedia dell’umanità - ha detto il prefetto di Salerno, Salvatore Malfi -. Credo che la procura si attiverà da subito per valutare se possa trattarsi di altrettanti omicidi".
Il pm Masini è salito sulla nave con i medici legali per valutare se effettuare autopsie sui cadaveri.
In base al piano elaborato dalla Prefettura in dodici resteranno nel cimitero di Salerno, le altre vittime, invece, verranno seppellite nei Comuni che hanno accettato la tumulazione nel proprio cimitero. Baronissi, Battipaglia, Cava de Tirreni, Montecorvino Rovella, Pellezzano, Contursi Terme, Sala Consilina, Petina, Sassano, Montesano sulla Marcellana, Atena Lucana, Polla, Pontecagnano, qui resteranno queste ennesime morti, in quasi tutti una sola vittima, in un paio di Comuni ci saranno due tumulazioni.
Per quanto riguarda invece gli altri 375 migranti è stata predisposta ieri anche la ripartizione dell’accoglienza. Tra di loro ci sono nove donne in avanzato stato di gravidanza ricoverate, tutte o quasi, in ospedale, al San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona per restare sotto controllo e far sì che le attività vitali dei feti vengano costantemente monitorate.
Sul territorio regionale dovrebbero poi restare poco più di un centinaio di persone. Gli altri, invece, dovrebbero essere suddivisi tra Lombardia, Lazio, Emilia Romagna, Piemonte, Veneto, Puglia e Toscana.
Non è la prima volta che a Salerno sbarcano i cadaveri. Toccante e struggente fu il funerale organizzato dal Comune per il piccolo Austin, di soli tre anni, diventato il simbolo di una «diaspora» africana ormai senza più freni. Il piccolo, di origini nigerine, arrivò a Salerno il 9 maggio scorso in una piccola bara. Il funerale solenne fu pagato dall’amministrazione del sindaco Vincenzo Napoli che gli regalò anche i vestitini necessari per coprirlo. La sua bara fu poi tumulata nel campo fiordaliso del cimitero di Salerno e vicino a lui la mamma, che lo accompagnò insieme al papà in quel drammatico percorso, gli pose un piccolo peluche.
Sono 259 maschi, 116 donne (di cui nove gravide), 21 bambini con meno di nove anni, 5 tra i 9 e i 15 anni, 26 maggiori di quindici anni. Ottanta migranti andranno in Lombardia,72 rimarranno in Campania, 30 raggiungeranno il Lazio, 50 verranno portati in Emilia Romagna e altrettanti in Piemonte, 40 in Veneto, Puglia e Toscana.
La quota di ripartizione tra le province campane dipende dal numero di minori che sono a bordo. Quelli non accompagnati resteranno, per legge, affidati proprio all’amministrazione dove arrivano.
Ragazzini che potrebbero presto trovare dei tutori legali appena formati dal Comune di Salerno che, dopo mesi di lavoro e sinergie istituzionali a vari livelli, è riuscito ad avviare un percorso che potrebbe presto condurre a un nuovo tipo d’accoglienza fondato sull’affido dei minori non accompagnati a famiglie che ne facciano richiesta e risultino essere idonee come scrive Il Mattino oggi in edicola.
Fonte: Salerno Notizie
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