Tu sei qui: PoliticaMetelliana Parcheggi, il commissario boccia Messina
Inserito da (admin), giovedì 29 settembre 2005 00:00:00
Annullata dal commissario prefettizio la delibera con cui Messina aveva proceduto alla nomina del CdA della Metelliana Parcheggi. Nei giorni scorsi, su iniziativa di "Città Unita" e firmata da tutti i partiti del centrosinistra, era stata presentata la richiesta di annullamento. Annunciato il ricorso al Tar da Messina e dai consiglieri Laudato, Santoriello e Salsano. Dunque, dopo la revoca della nomina del Difensore civico, Pasquale Napolitano, commissario prefettizio reggente il Comune, nell'esercizio del potere di autotutela, ha annullato la delibera con cui Messina, a poche ore dallo scioglimento del Consiglio comunale per le dimissioni di 16 consiglieri, aveva nominato il Consiglio di Amministrazione della Metelliana Parcheggi, società di cui il Comune possiede l'intero capitale sociale, nelle persone degli ex assessori Alfonso Laudato, presidente, Carmine Salsano e Pasquale Santoriello, consiglieri. «Fu un ulteriore atto di arroganza politica, unito ad un errore amministrativo, che denunciammo già all'indomani dell'assunzione della delibera. Oggi il commissario prefettizio, con l'annullamento, sancisce l'illegittimità dell'atto», osserva Giovanni Campanile. E' stato rilevato nell'atto compiuto da Messina un evidente vizio di incompetenza. Spettava al sindaco e non alla Giunta, infatti, il potere di nomina dei rappresentanti dell'Ente, sulla base degli indirizzi stabiliti dal Consiglio. E' stata ravvisata la sussistenza del generale pubblico interesse alla legittimità degli atti amministrativi, interesse concreto nel caso specifico: l'atto impugnato avrebbe potuto esporre l'Ente al rischio di soccombere, e quindi ad oneri di natura finanziaria. Di qui la decisione del commissario. «La fretta fu cattiva consigliera. Pur di assicurarsi la nomina del Consiglio d'Amministrazione nella società con uomini propri, Messina commise l'errore amministrativo», afferma Alfonso Senatore, promotore con il suo movimento politico "Citta Unita", unitamente all'avv. Marco Senatore ed all'ex consigliere Emilio Maddalo, della richiesta di annullamento. Oggi il commissario potrebbe provvedere al rinnovo del Consiglio d'Amministrazione o richiamare l'amministratore unico Carlo Cecconi, titolare dell'intero pacchetto dal 2004 fino all'atto della nomina del Consiglio decaduto. «Qualsiasi sarà la scelta, essa avverrà nel segno della legalità e della trasparenza», aggiunge Alfonso Senatore. Marco Ascoli, segretario diessino, sottolinea il recupero della legalità con l'annullamento della delibera: «Fu un atto inopportuno, oltre che illegittimo». «Messina deve prendere atto - conclude Alfonso Senatore - che il ricorso al Tar avverso allo scioglimento, giustamente respinto, come prima l'annullamento della delibera sulle circoscrizioni, la sfiducia della sua maggioranza, sono il segno di un fallimento politico-amministrativo». Intanto, dal fronte di Messina si apprende che sarà presentato ricorso al Tar e, nel contempo, si sottolinea il clima esasperato di una caccia alle streghe.
Cantieri aperti
Anche in vista della prossima convocazione alle urne, la città non si ferma. Il commissario prefettizio, Pasquale Napolitano, ha rassicurato cittadini ed associazioni che i programmi intrapresi, soprattutto i tanti cantieri aperti, seguiranno il loro normale corso. Insomma, l'ordinaria amministrazione è assicurata.
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