Tu sei qui: PoliticaMessina rilancia la sfida
Inserito da Il Salernitano (admin), lunedì 1 agosto 2005 00:00:00
A quasi due settimane dall'insediamento del commissario prefettizio, l'ex sindaco Alfredo Messina spiega alla cittadinanza i motivi di un impegno professionale e politico per far risorgere la città dalle sabbie mobili, con ordine, pulizia, decoro, rispetto per la storia e le radici del territorio. Ma anche e soprattutto con un articolato programma di opere pubbliche, tra cui la piscina comunale, il trincerone, gli alloggi, l'area mercatale, la demolizione dei prefabbricati, il disinquinamento della Cavaiola, la ristrutturazione della rete fognaria, per concretizzare il progetto di una città turistica, solidale ed accogliente. Dopo aver accusato il duro colpo, dunque, Messina sembra aver ricaricato le batterie per presentarsi in grande spolvero alla prossima campagna elettorale. «Ho vissuto momenti difficili - spiega l'ex sindaco - per quella che era e che è la mia cultura. Ho lavorato per i cavesi e per la città per farla crescere sempre di più. In tutti questi anni non mi sono mai allontanato dal Comune, perché ritengo che non sia mai sufficiente l'impegno profuso per il governo della seconda città della provincia. La responsabilità del Comune aveva assorbito il mio impegno professionale, umano, politico e professionale ed il mio distacco dalla pubblica amministrazione è stato ancor più amaro, perché avvenuto in modo ingiustificabile». Ha rimpianti per eventuali errori politici o amministrativi che potrebbero aver favorito la sua caduta? «Nel mio mandato non vi sono né punti neri né passi falsi. Ho amministrato per realizzare il mio progetto di città. Mi ero impegnato a portare avanti il programma nel modo che mi era connaturale, senza collusioni, né condizioni, né riunioni di condominio. Ho fallito solo nell'obiettivo di far crescere una classe politica, confidando che, con la mia abnegazione, la mia esperienza e maturità, molti neofiti della politica e della cosa pubblica avrebbero potuto avere in me un valido punto di riferimento per imparare ad amare Cava, individuando gli interessi pubblici. Purtroppo, in alcuni di essi è prevalso il protagonismo, l'interesse di cortile, quello dell'amico e del familiare, non imparando a fare politica nel senso nobile in cui intendevo». Con la caduta del Consiglio comunale si è aperta una nuova pagina politica ed amministrativa, che la vedrà, però, sempre coinvolto, dal momento che in questi 10 mesi si attuerà comunque la sua programmazione...«Ciò che è accaduto ha chiaramente molti aspetti negativi, ma anche risvolti positivi. I primi non sono eccessivamente dannosi. La progettazione e la programmazione, indistintamente in tutti i Settori, è stata tale e tanta che l'ulteriore presenza dell'Amministrazione e di questi "nemici della città" avrebbe fatto collassare gli uffici. L'amore per la città e la nostra innata voglia di fare sempre più e meglio ha sortito gli effetti sperati, quindi tutto ciò che era stato programmato è in fase di attuazione. Il solco di ogni procedimento è stato tracciato. Non credo che il commissario prefettizio e gli uffici non abbiano voglia di proseguire. L'aspetto positivo è che nei prossimi 10 mesi potrò recuperare il contatto con la cittadinanza, con gli amici vecchi e nuovi con cui affrontare le prossime elezioni». Insomma, Messina si appresta a sedere al tavolo del centrodestra con la formula "patti chiari, amicizia lunga". Al bando la triste esperienza di compilare le liste solo 48 ore prima. Stavolta Messina pretenderà la piena condivisione del programma, per arrivare al termine della prossima legislatura.
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