Tu sei qui: PoliticaMessina fa fuori i ‘ribelli'
Inserito da Il Mattino (admin), mercoledì 2 ottobre 2002 00:00:00
Alfredo Messina mostra i muscoli e ritira le deleghe ai consiglieri comunali "rivoltosi". Dure le reazioni del gruppo dissidente. Intanto, Antonio Cuomo, coordinatore provinciale, fa da pompiere, esprime stima ed apprezzamenti per Giovanni Baldi, presidente del Consiglio comunale, e riconduce lo stato di tensione ad un dato fisiologico interno e naturale nella vita di un grande partito. Sulla stessa linea Edmondo Cirielli, che si schiera per Giovanni Baldi. Il sindaco Messina (nella foto), dunque, parte all'attacco e ritira le deleghe, tagliando l'erba sotto i piedi di quanti si sono astenuti e gli hanno dato scacco. Sotto la scure del primo cittadino sono finiti Giovanni Campanile, Antonio Ventrello, Emilio Maddalo, Umberto Ferrigno e Silvio Mosca. Nella giornata di ieri, il messo notificatore ha bussato alle loro porte ed ha comunicato il dicktat del sindaco. Dure le reazioni, di cui si è fatto portavoce Giuseppe Bisogno: «Nei confronti di Maddalo, Ventrello e Campanile il provvedimento è apparso inopportuno e tardivo. Già agli inizi di settembre avevano presentato le dimissioni dall'incarico. Comunque, il gruppo è solidale con gli amici tutti. Noi siamo tranquilli. Loro, invece, con questi atti di vera tracotanza ed arroganza, mostrano di essere deboli e di volerci zittire. È una volontà di delegittimare il nostro ruolo. Il fatto si commenta da sé». La mossa di Messina sembra aver ulteriormente ricompattato i nove consiglieri comunali, apparsi sempre più decisi a percorrere sino alla fine la strada imboccata. «Abbiamo posto un problema. Ci invitano anche a formulare proposte - conclude Giuseppe Bisogno (nella foto) - e poi si agisce senza consultarci. È un segnale di guerra? È sua la responsabilità. Questa è una crisi che parte da lontano ed oggi potrebbe avere delle risposte forti, ma Messina vuole forzare tempi e modi». A Palazzo di Città l'atmosfera è estremamente tesa. Il clima creatosi con l'inaugurazione della piazza Abbro e del trincerone va raffreddandosi sotto l'incalzare dei veleni e delle faide che si avvertono nelle stanze. La voce del forte dissenso (per un voto Messina si è salvato in Consiglio comunale) sembra aver scosso tutti. Intanto, il coordinatore provinciale Antonio Cuomo (nella foto) vive con maggiore distacco la vicenda, pur mostrando grande attenzione al problema: «Esprimo apprezzamenti per l'operato di Giovanni Baldi nella sua carica di presidente del Consiglio, una stima condivisa da tutti. La posizione, anche dura, assunta da alcuni uomini di Forza Italia non coinvolge la stabilità del governo Messina. Nei prossimi giorni sarà avviata dal coordinatore cittadino una responsabile riflessione sulle problematiche sul tappeto. Successivamente, con lo stesso sindaco Messina si arriverà ad una chiarificazione ampia e completa. Forza Italia gode del consenso della città, ha un sindaco sua espressione, un gruppo consiliare attento e responsabile. Non possiamo venir meno agli impegni assunti. Dovremo trovare tempi e modi per rendere la nostra azione più forte ed in maggiore sintonia con gli alleati Ccd, Cdu ed An». Anche il presidente provinciale di An, Edmondo Cirielli, ha sottolineato l'equilibrio e la correttezza istituzionale di Giovanni Baldi.
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