Tu sei qui: Politica«Meglio dare ai ragazzi la droga che il Rdc»: bufera sul candidato sindaco di Battipaglia
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), giovedì 30 settembre 2021 09:08:11
È polemica a Battipaglia per alcune affermazioni rilasciate dal candidato sindaco Antonio Visconti nell'ambito di un incontro organizzato all'istituto Ferrari. Parlando del Reddito di cittadinanza, infatti, l'aspirante primo cittadino ha dichiarato: «è meglio che gli diamo una bustina di droga al ragazzo».
«Queste parole mi hanno inquietato profondamente poiché anche solo accostare il concetto di reddito di cittadinanza a quello di droga è ingiusto e grave e (da un punto di vista pedagogico) estremamente pericoloso. Di fronte ad una platea di giovani delle scuole superiori è ancora più grave ed inaudito, perché si fa passare un messaggio equivoco sul tema della droga - afferma Enrico Farina, candidato sindaco del Movimento 5 Stelle - Ma al di là del ruolo politico, le parole di Antonio Visconti mi feriscono come padre ed anche come operatore di settore che, ogni giorno, lavora per il reinserimento sociale di coloro a cui la droga ha strappato la vita, la dignità e gli affetti. Battipaglia ha subito, negli anni, la perdita di troppi figli, a causa della maledetta droga».
«Sono profondamente dispiaciuta. - scrive sui social la sindaca di Battipaglia, Cecilia Francese - Sono prima di tutto dispiaciuta per la nostra città e per la nostra comunità, ma lo sono anche per il protagonista di questa vicenda, uno dei candidati alla carica di sindaco, al centro di un'attenzione mediatica poco felice. Comprendo lo stress da campagna elettorale, comprendo il peso della competizione e la necessità di dimostrare di poter raggiungere il traguardo. Comprendo e riconosco la frustrazione dell'essere vittima di se stesso, dei propri errori, prima ancora che della stampa. Tuttavia non posso tollerare gli attacchi che quel candidato ha mosso oggi nei confronti della mia squadra, dei miei candidati e, indirettamente, nei confronti della mia persona. Avevo deciso di non commentare la sua dichiarazione, dovuta - ne sono sicura - ad un momento di distrazione. Ma ora, non posso più tacere. Le accuse che quel candidato muove contro di noi, nel tentativo difficile di riabilitarsi, sono di una gravità assoluta. Lo invitiamo, dunque, nel caso abbia prove a supporto di quanto dice, a recarsi quanto prima presso gli organi competenti e a denunciare quanto affermato attraverso i social. Lo faccia subito. Denunci quanto a noi è, evidentemente, sfuggito. Contraddica, se può farlo, anche i certificati dei casellari giudiziari dei nostri candidati pubblicati settimane fa sul nostro sito. Agisca immediatamente, se può farlo. Ma se non può, se quanto ha detto non è supportato da fatti, lo invitiamo ad abbassare i toni e a scusarsi pubblicamente. Ché le parole, quelle pronunciate in pubblica piazza o sui social, hanno sempre un peso e delle conseguenze. E la giornata di oggi dovrebbe averglielo insegnato».
Visconti, dal canto suo, si è difeso pubblicando un messaggio sui social: «Appare assolutamente fazioso e assurdo che le mie parole passino come un incitamento all'uso di droghe, piuttosto se si ascolta l'intero video si può capire come l'invito ai ragazzi sia verso la specializzazione professionale, la creazione di competenze, l'impegno per la costruzione del proprio futuro. Purtroppo il reddito di cittadinanza non ha dato i risultati sperati in termini di creazione di posti di lavoro. È giusto e sacrosanto che lo Stato e le istituzioni si facciano carico di condizioni di disagio e di difficoltà, che vanno aiutate e supportate. Tuttavia è parimenti evidente la crisi che tale modello ha creato soprattutto nel reperimento di lavoratori stagionali o verso il primo impiego che, storicamente, richiede più sacrifici che ricompense. Mi scuso inoltre con le famiglie e i tanti che combattono il dramma della tossicodipendenza, sono solidale e vicino al loro dolore e alla lotta impari che sostengono ogni giorno, ho usato un esempio infelice».
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