Tu sei qui: PoliticaMattarella ad Acerra per il 25 aprile: «Il giorno dell'invasione in Ucraina ho pensato a Bella ciao»
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), martedì 26 aprile 2022 09:37:42
"Onorando i tanti martiri di Acerra, desidero ricordare tutti i combattenti, tutte le vittime delle rappresaglie e gli uomini e le donne coraggiose che - in ogni parte d'Italia - perdettero la vita per opporsi alla barbarie scatenata dalla furia nazifascista. La storia della nostra libertà è stata scritta da loro, la nostra Costituzione democratica è merito del loro sacrificio, è nata dal loro sacrificio."
Sono le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in visita ieri ad Acerra, Medaglia d'oro al Merito civile, per celebrare il 25 aprile.
Una Festa della Liberazione dal nazifascismo in un luogo simbolo della Resistenze, poiché nel comune campano tra il primo e il 3 ottobre del 1943, la ferocia dei nazisti causò 88 morti accertati e numerosi dispersi per un massacro messo in pratica dal reggimento "Hermann Göring".
"Nelle prime ore del 24 febbraio siamo stati tutti raggiunti dalla notizia che le Forze armate russe avevano invaso l'Ucraina, entrando nel suo territorio. Come tutti, quel giorno, ho avvertito un pesante senso di allarme, di tristezza, di indignazione. A questi sentimenti si è subito affiancato il pensiero agli ucraini svegliati dalle bombe. E, pensando a loro, mi sono venute in mente queste parole: "Questa mattina mi sono svegliato e ho trovato l'invasori". Sappiamo tutti da dove sono tratte queste parole. Sono le prime di Bella ciao. Questo tornare indietro della storia rappresenta un pericolo non soltanto per l'Ucraina ma per tutti gli europei. Avvertiamo l'esigenza di fermare subito, con determinazione, questa deriva di guerra prima che possa ulteriormente disarticolare la convivenza internazionale, prima che possa tragicamente estendersi. Questo è il percorso per la pace, per ripristinarla; perché possa tornare ad essere il cardine della vita d'Europa. Per questo diciamo convintamente: viva la libertà, ovunque. Particolarmente ove sia minacciata o conculcata", ha aggiunto il presidente.
Ad accogliere il presidente c'era anche il governatore Vincenzo De Luca: "Il Presidente Mattarella ha testimoniato con la sua presenza, e di questo gliene siamo profondamente grati, come anche al Sud, sebbene non a livello di massa, abbiamo avuto innumerevoli episodi di lotta armata contro nazismo e fascismo: ad Acerra, a Caserta, le Quattro Giornate di Napoli, che è stata la prima grande città d'Europa a liberarsi, a Scafati, ad Eboli e in svariate altre realtà. La Repubblica dell'Antifascismo è stata una, da Nord a Sud. Giornate come quella di oggi, con la presenza del Presidente della Repubblica, ci aiutano a recuperare questo sentimento di unità nazionale attraverso i valori fondativi e gli ideali della Resistenza.Ci auguriamo che si possa celebrare un 25 aprile in futuro senza avere davanti agli occhi e nel cuore le immagini attuali della tragedia dell'Ucraina. Ci auguriamo che possa riprendere respiro la ragione umana e che si possa trovare la strada della pace in un mondo multipolare capace di difendere con uguale fermezza i valori di libertà, autonomia e rispetto dei popoli".
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