Tu sei qui: PoliticaLa Calvanese a raffica contro l'Amministrazione
Inserito da Il Salernitano (admin), mercoledì 7 gennaio 2004 00:00:00
«Messina, in due anni di amministrazione, non ha fatto altro che portare avanti le attività programmate dalla vecchia Giunta Fiorillo, usufruendo dei finanziamenti ottenuti. Non ci sono idee nuove e soprattutto un progetto politico. La nostra città, cerniera tra l'Agro e la Costiera Amalfitana, sta lavorando per portare avanti un progetto economico, sociale e culturale che sta seguendo le linee guida tracciate da Fiorillo. Nulla è stato realizzato in questi primi 24 mesi del programma elettorale di Messina, che io ho gelosamente conservato e che sarebbe utile far vedere alla cittadinanza, tra cui c'era togliere il pedaggio all'Autostrada, eliminare la Se.T.A., che fu definita dal gruppo Confronto "un fiore appassito", che poi è diventato il carrozzone della maggioranza per incarichi e poltrone, e l'eliminazione delle tariffe di parcheggio. Se è vero, come dicevano i latini, che verba volant, è pur vero che gli scripta manent. Niente è stato fatto...»: duro il giudizio nei confronti del Governo comunale da parte della diessina Flora Calvanese. Se l'Amministrazione Messina portasse a termine adesso il proprio mandato, la Calvanese traccerebbe un bilancio negativo su tutti i fronti dell'operato di Messina: «Una maggioranza arraffazzonata all'ultimo momento, legata più da un progetto di conquista e di potere che da uno politico per il definitivo rilancio della Vallata. Una maggioranza costruita con persone prese per strada e desiderose di potere». Impossibile, poi, non fare riferimento alla proposta fatta alla diessina da parte di Alfredo Messina di divenire il suo vice sindaco: «Una proposta incomprensibile - dice Flora Calvanese - quella fattami da Messina. Improponibile il modo in cui mi è stata fatta. Io non posso decidere da sola. La proposta Messina la doveva fare al mio partito, che poi non avrebbe potuto accettare, visto che è un partito che fa opposizione proprio alla Giunta Messina». Il discorso scivola, poi, sull'ultima seduta consiliare del 2003, in cui Durante e Carleo sono stati gli unici a rappresentare Forza Italia (partito nelle cui fila Messina si è candidato a sindaco) e nella quale i Ds non hanno voluto abbandonare l'aula: «Perché avremmo dovuto farlo - commenta la Calvanese - visto che si era già raggiunto il numero legale? In altre circostanze non saremmo rimasti per dare il numero legale a Messina. Ma poi, perché avremmo dovuto stare al gioco di Antonella Gaeta? Forse per permetterle di alzare il prezzo nei confronti di Alfredo Messina? Certamente no!». Lo scontro tra Alleanza Nazionale, che più volte ha avanzato l'ipotesi di un rimpasto-verifica, e Forza Italia sulla nomina definitiva del comandante dei Vigili Urbani (An portava Valio e Fi Ferrara) e sulla verifica degli assessori, desta preoccupazione in Flora Calvanese: «Lo scontro tra queste due forze politiche della maggioranza non è certo nell'interesse della città, che si carica sul groppone anche l'aumento della Tarsu di 5 punti percentuali. La sete di potere, infatti, è l'unica causa di questo scontro. L'attuale assetto politico e di potere che si è venuto a configurare all'interno della maggioranza sta stretto ad ambedue i partiti. Perciò c'è tanta voglia di litigare». Insomma, uno scontro improduttivo per la stessa città metelliana, che rischia di subirne le conseguenze.
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