Tu sei qui: Politica"L'Italia s'è desta" torna all'attacco
Inserito da (admin), giovedì 11 aprile 2013 00:00:00
L’Italia s’è desta, ma il nostro sindaco invece è in trance. Ci chiediamo se al centro dei suoi pensieri c’è veramente il bene della città e dei suoi concittadini o sta pensando a come sopravvivere per non passare alla storia come il terzo sindaco consecutivo che se ne va a casa prima del tempo, evitare una figuraccia e cercare di mascherare il fallimento di una amministrazione che del programma elettorale non ha realizzato praticamente nulla.
Per fare la terza corsia all’uscita dell’autostrada (ancora da terminare) ci sono voluti tre anni. Dei progetti finanziati da Più Europa (Amministrazione Gravagnuolo) non si è visto ancora nulla. I lavori del trincerone sono fermi e c’è il rischio concreto che la mega opera resti una penosa incompiuta. Le strade sono un colabrodo ed in questi anni non si è riuscito neppure a programmare una manutenzione degna di questo nome che sia soprattutto preventiva e non riparatrice dei crateri che si ammirano per la città. La Seta, da vanto delle capacità cavote, è addirittura fallita. La macchina comunale è sempre inefficiente, la Polizia locale è allo sbando. I nodi della viabilità non sono stati affrontati, figurarsi risolverli. Palazzo Apicella è fermo con le 4 frecce, il complesso sportivo dell’ex velodromo è fermo con le 4 frecce, Villa Rende è praticamente ferma e la riqualificazione procede a rilento. Tanto per citare qualcosa. L’unica cosa che funziona è la Metellia, perché gestita dall’unico manager capace che ha saputo esprimere l’amministrazione Galdi.
Basta ricordare che la prossima infornata di assessori è la quarta in tre anni e probabilmente neppure l’ultima se il sindaco dovesse resistere fino alle prossime elezioni. Ed ogni volta il sindaco ci ha propinato la storiella del rilancio dell’azione amministrativa ed anche questa volta parla della ricerca di una Giunta di qualità (che è sempre la prossima), come a dire che quelle precedenti evidentemente non lo erano. Ci faccia un piacere, o meglio lo faccia a se stesso ed alla città: si fermi 48 ore, si ritiri in solitudine da qualche parte e faccia un serio esame di coscienza. Ma veramente vuole continuare a mercanteggiare con questi pseudo partiti (Pdl, Fratelli d’Italia) elargendo assessorati al solo scopo di sopravvivere?
E già che c’è, si umanizzi anche un po’. Nonostante da settimane sui giornali impazzi il toto assessori, che si incontri con l’on. Carfagna, con l’on. Cirielli, con il senatore Esposito, con consiglieri e consigliori, non ha avuto né il buon gusto, né il tatto, né l’educazione di mettere al corrente della situazione politica e dei possibili sviluppi quei poveretti che dovrebbero essere i suoi più stretti collaboratori e che ancora possiamo definire neo assessori che ha in Giunta, tranne probabilmente di quelli storici. Mah. Questa volta ha ragione Marco Senatore, che pure non brilla per coerenza (basti pensare che è passato da assessore al commercio della Giunta Gravagnuolo a sostenitore di Baldi e Galdi nell’arco di 24 ore 24).
Se veramente vuole fare il sindaco dei cavesi e non di se stesso, azzeri la Giunta (l’ennesima volta), vada in Consiglio Comunale e chieda la fiducia su un programma serio di poche cose da realizzare certamente, presenti uno staff di assessori (massimo sei) veramente di persone riconosciute capaci e perbene, non sporcate dalla politica, e metta sul piatto le sue dimissioni. Solo così saprà chi veramente ha a cuore il bene della città e chi è solo un servo sciocco di qualcuno; e se pure dovesse andare a casa, lo farà con onore e potrà riprovarci; ma dovrà essere però tutta un’altra storia.
L’Italia s’è desta... speriamo anche il sindaco Galdi
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