Tu sei qui: PoliticaIl sindaco ai consiglieri: «Non consegnate la città ad un Commissario»
Inserito da (admin), lunedì 20 ottobre 2014 00:00:00
Mentre è in atto il più poderoso investimento in opere pubbliche mai registrato nella storia della nostra Città, con l’impegno di oltre 70 milioni di euro (chi vorrà potrà rendersene conto visitando la mostra su “La Città che Cambia”, aperta nell’ex convento di San Giovanni sul Corso); mentre con il nostro Consigliere regionale, Giovanni Baldi, siamo impegnati per salvare definitivamente l’Ospedale e per reperire ulteriori risorse da spendere nelle nostre Frazioni (20 milioni di euro attribuiti al Comune con Decreto regionale del Dipartimento Politiche Territoriali n. 145 del 15 luglio 2014); mentre si razionalizza la spesa comunale per fare fronte ai drammatici tagli dei finanziamenti statali; mentre si risanano i debiti delle partecipate e si aprono altre iniziative comunali, come il forno crematorio o la Mediateca, si inaugurano case dell’acqua, si lavora per valorizzare quel tesoro rappresentato dal folklore cittadino, quasi si triplicano le presenze turistiche dal 2009 ad oggi, si opera l’informatizzazione dell’Ente, si vede finalmente la conclusione della tragica vicenda dei prefabbricati (programmata per dicembre 2015), si creano opportunità di lavoro per le famiglie in difficoltà con i Voucher lavoro e con la “clausola sociale” negli appalti pubblici, ecc.; mentre, insomma, si lavora nell’esclusivo interesse della nostra Città... il partito dei Fratelli d’Italia ha deciso di porre fine a questa esperienza di governo, per ragioni tutte riconducibili alla c.d. “politica”, che tanto allontana i cittadini dalle Istituzioni (il presunto voto non dato dai miei consiglieri di riferimento al candidato di centro-destra alla presidenza della Provincia).
Personalmente credo di aver ben speso questi anni al servizio della nostra Città e sono orgoglioso di aver creato le condizioni per un Suo rilancio effettivo, anche se ho dovuto ingoiare molti bocconi amari e subire prepotenze, pur di andare avanti. E adesso non intendo buttare la spugna, perché interrompere prematuramente il percorso vorrebbe dire mettere a serissimo rischio il prosieguo di tutte le opere in corso, con il pericolo di restituire milioni di euro alla Comunità Europea.
Appello ai Consiglieri comunali
Sono sicuro che ciascuno di Voi è pienamente consapevole della delicatezza del momento. A Voi mi rivolgo personalmente, uno per uno. Ad aprile, quando si presenteranno le liste, fate liberamente le Vostre scelte; ma oggi non consegnate la Città ad un Commissario prefettizio, che si limiterebbe a svolgere l’ordinaria amministrazione, ponendo tutto il processo di cambiamento in atto a serissimo rischio!
Davanti a tutta la Città, Vi chiedo di assumere, insieme a me, la responsabilità di governare sino alla fine del mandato. Insieme, senza la mediazione dei partiti politici, delle segreterie, senza influenze esterne: solo Cavesi che amano la propria Città e non consentono a nessuno di farLe del male!
Il Sindaco, Prof. Marco Galdi
La replica di FdI: «Azzeri la Giunta»
FdI non accetta in maniera passiva l’invito del sindaco Galdi ai consiglieri comunali affinché prevalga in loro il senso di responsabilità nei confronti della città, per cercare di portare a termine la consiliatura ed evitare il rischio di non riuscire a concludere le opere pubbliche finanziate da fondi europei per circa 70 milioni di euro. Subito è giunta la replica di Fratelli d’Italia, il partito che subito dopo le elezioni provinciali ha deciso di abbandonare la maggioranza.
«Se il sindaco vuole parlare di coerenza e continuare la consiliatura senza badare a logiche di partito - ha dichiarato il capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia, Germano Baldi - azzeri immediatamente la Giunta, visto che si tratta ancora di un esecutivo politico, al cui interno ci sono due assessori di Forza Italia. A questo punto, se Galdi vuole fare ciò, farebbe bene ad assegnare le deleghe ai consiglieri comunali, prosegua senza assessori. In questo modo risparmieremo anche circa 16mila euro al mese».
Nelle prossime ore il sindaco Galdi, per cercare di trovare il bandolo della matassa in questa crisi politica molto complicata, darà avvio ad un giro di consultazioni con tutte le forze politiche, con l’obiettivo di trovare una nuova maggioranza per arrivare fino alla scadenza naturale del mandato.
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