Tu sei qui: PoliticaIl ritorno dell'Italia dei Valori
Inserito da (admin), venerdì 30 novembre 2007 00:00:00
Trascorsa una stagione, dedicata alla riflessione sulla situazione politica metelliana, alle valutazioni dopo un anno della gestione Gravagnuolo, alle considerazioni sulle proposte da avanzare per far ritornare la luce sul partito di Antonio Di Pietro, il gruppo cavese di Italia dei Valori torna a farsi sentire sul panorama politico cittadino, grazie allo svolgimento del Congresso Provinciale salernitano dello scorso 28 ottobre, che ha, finalmente, individuato le cariche del direttivo per poter dare il via, grazie anche all'imprimatur del Senatore Nello Formisano, all'attivismo vero e proprio, quello che deve caratterizzare i futuri passi di tutti i militanti del partito. La nomina dell'avvocato civilista Angela Di Lorenzo, residente a Cava de'Tirreni ormai da un decennio, a Responsabile Provinciale del Coordinamento femminile e per le Pari Opportunità per l'IDV, è stato il giusto riconoscimento alla fitta serie di rapporti che il partito di Di Pietro sta tessendo, in territorio metelliano, al fine di ricostituire un gruppo, formato soprattutto da giovani, che si identifichino nell'operato, sempre volto alla difesa dei diritti del cittadino e della giustizia, del Ministro di origini molisane.
Quali le prospettive in forza del suo nuovo incarico? «La politica attualmente parla un linguaggio astruso, incomprensibile per la gente comune, forse è questa la causa della disaffezione generale nei confronti della stessa. Bisogna riallacciare quel dialogo interrotto, mediante un attivismo politico che parta dall'associazionismo, penso ad esempio alle associazioni che svolgono la propria opera a servizio dei consumatori, come momento privilegiato da cui attingere informazioni onde poter interpretare e risolvere i problemi reali della gente comune».
L'avv. Di Lorenzo sottolinea ancora: «La partecipazione femminile è esigua, a livello nazionale ed ancor più a livello locale, ma non è detto che una maggiore partecipazione delle donne alla politica debba passare necessariamente attraverso le quote rosa. La questione posta non va risolta in termini numerici, ma di merito: se una donna è in grado di farsi valere culturalmente, professionalmente o politicamente, è giusto che abbia il degno riconoscimento. Ritengo che la questione femminile si risolva anche attraverso una politica che riconosca la partecipazione democratica di tutti i cittadini al sistema, per cui bisogna lavorare per sconfiggere i nepotismi, i favoritismi ed i pregiudizi. Le donne rappresentano la maggioranza dell'elettorato, possono e devono pesare nelle scelte politiche del nostro Paese».
Il nostro obbiettivo è quello di radunare attorno al nostro Partito tutti i cavesi che si rispecchiano nella politica del nostro Presidente Di Pietro, volta a tutelare gli interessi del cittadino e nel pieno rispetto della legalità. Come possiamo posizionarci nell'ambito del panorama locale e provinciale? Lo chiediamo all'avv. Paolo Santacroce, confermato segretario cittadino dell'IDV a Cava de'Tirreni:
«Innanzitutto voglio fare i miei migliori auguri per un buon e proficuo lavoro alla collega Angela Di Lorenzo. Per quanto riguarda lo scenario politico che si sta dipanando dal pasticciaccio brutto dell'elezioni per il PD, credo che oggi, come ha detto lo stesso On. Formisano, abbiamo difficoltà ad immedesimarci ed a dare il nostro apporto politico a questo centrosinistra. Possiamo dire di non avere nessun debito con alcuno e nessun obbligo verso l'Amministrazione che oggi governa la nostra città. Per inteso, proprio perché non sono uno che le manda a dire, l'Amministrazione Gravagnuolo chiede il nostro apporto solo quando ha necessità di organizzare appuntamenti autoreferenziali che hanno lasciato e lasciano poco spazio al dialogo ed all'eventuale critica. Credo, quindi, che vista la situazione politica, dove il PD senza una propria identità storica e culturale vive gravi lotte intestine anche con colpi bassi, possiamo recuperare ed aggregare tutti coloro che, scontenti della nuova formazione politica, vogliano fare veramente una politica nuova, che muova le sue fila dal basso, ponendo al centro non interessi personali, ma il benessere dei cittadini cavesi. L'ultima cosa che mi sento di dire è che le preoccupazioni del Sindaco, che si sente boicottato dalla Regione Campania, sono gravi per il futuro della città. Mi spiego: se dovesse fallire a causa del fuoco amico il progetto per il millennio, allora verrebbe meno quel quid in più che ha consentito a Gravagnuolo di diventare Sindaco quasi in prima battuta e questa Amministrazione per il suo valore si relegherebbe nella grigia mediocrità delle precedenti che hanno governicchiato la nostra città. Forse la cura dei rapporti con tutti i partiti facenti parte del panorama del centrosinistra (compresa IDV) potrebbe consentire al Sindaco di avere una maggiore possibilità di ascolto presso la Regione Campania, dove IDV è ben rappresentata con incarichi anche di prestigio, quale la Presidenza della Commissione Bilancio».
Italia dei Valori - Sezione di Cava de'Tirreni
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