Tu sei qui: PoliticaIl Ccd riapre la crisi
Inserito da Il Salernitano (admin), giovedì 28 novembre 2002 00:00:00
Solo nella giornata di martedì è stato ufficializzato il "Messina bis", con il rimpasto in Giunta comunale, ma già ieri si sono registrati nuovi malumori. Questa volta, ad intorpidire le acque ci hanno pensato gli esponenti locali del Centro Cristiano Democratico, fedelissimi, almeno fino ad ieri, alla linea politica portata avanti dal sindaco forzista Alfredo Messina (nella foto). I rappresentanti del partito della vela, infatti, hanno deciso, all'unanimità, di congelare i propri assessori in seno alla Giunta. Dunque, se fino ad ieri la crisi, dopo tre mesi di trattative, poteva dirsi conclusa, oggi si deve registrare un ennesimo colpo di scena, che apre un nuovo capitolo nella "soap opera" metelliana. Trema nuovamente il sindaco Messina, nei cui occhi si intravede lo spauracchio di un'ennesima destabilizzazione amministrativa. E tutto ciò dopo aver sanato quasi interamente (Silvio Mosca di Forza Italia ed Alfonso Laudato del Cdu restano sull'Aventino) le profonde ferite apertesi nel gruppo di maggioranza. Una crisi che sembrava terminata dopo le dimissioni di Vincenzo Trapanese, Daniele Fasano, Umberto Faella, per far posto a Fabio Siani, esponente di An, ed a Giovanni Carleo, capogruppo consiliare di Fi. Due new entry, la prima delle quali ha sancito l'allargamento del gruppo di An con un posto in più in Giunta, mentre la seconda ha rimpiazzato, con un ennesimo esponente forzista, le poltrone lasciate vacanti dai dimissionari. Ma, come dicevamo, a creare nuove frizioni ci sta pensando il Ccd. Il partito di Casini ha deciso di congelare i suo tre assessori: Bruno D'Elia (nella foto), assessore allo Sport, Fabio Armenante, assessore alla Solidarietà Sociale, e Carmine Salsano, assessore con delega all'Urbanistica. Alla base dei dissidi nella coalizione di governo vi è la nuova ridistribuzione delle deleghe, che saranno rese ufficiali, a quanto pare, solo dopo il prossimo Consiglio comunale, convocato dal presidente Giovanni Baldi per domani, con inizio alle ore 18. Ma le voci che serpeggiano a Palazzo di Città non sono tranquillizzanti. I tre esponenti politici metelliani, che fanno riferimento a livello nazionale a Casini ed a livello locale a Baldi, potrebbero vedere seriamente un ridimensionamento delle loro competenze. Più nello specifico, si parla per Bruno D'Elia della perdita della delega allo Sport ed al Turismo, a beneficio dei consiglieri comunali Umberto Ferrigno e Carmine Adinolfi. La delega all'Ambiente da Carmine Salsano (nella foto) potrebbe passare nelle mani di un assessore di Alleanza Nazionale, mentre la patata bollente del Commercio, come già si paventava, passerebbe nelle mani di Fabio Siani, quest'ultimo sempre vicino alle posizioni del partito di Fini. Un netto ridimensionamento, come dicevamo, che amplia i poteri e le competenze di An, ultima entrata in Amministrazione, ma che sta riuscendo a calamitare numerose deleghe, il tutto a scapito di chi, invece, ha sostenuto il progetto politico di Alfredo Messina dalla prima ora. Si preannunciano, dunque, ancora tempi durissimi, con un ennesimo braccio di ferro che sta per cominciare. La classe dirigente politica cittadina resta col fiato sospeso.
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