Tu sei qui: PoliticaIl caso Margherita agita la coalizione
Inserito da (admin), venerdì 30 giugno 2006 00:00:00
Tempi supplementari per la partita della formazione della Giunta Gravagnuolo. Il colpo a sorpresa, messo a segno dal direttivo della Margherita, con alla testa lo stesso segretario Francesco Ragni, dimessosi in massa, ha riaperto i giochi. E stasera, al tavolo del centrosinistra, si comprenderà quanto ha inciso sulla tenuta in generale del quadro politico la decisione del direttivo sezionale. Gravagnuolo è sereno, avverte la coesione della coalizione e la volontà dei gruppi consiliari e dei partiti, compresa la Margherita, di chiudere il capitolo. «Con lo stesso spirito e la stessa serenità che hanno caratterizzato i primi nostri passi, stasera apriremo il tavolo del centrosinistra. Raccoglieremo le volontà della coalizione, pur nel rispetto dei ruoli che ognuno riveste, per dare risposte forti, concrete ed adeguate al dibattito in corso tra le forze politiche».
È una partita difficile quella che il sindaco sta giocando, ma ha dalla sua il consenso della città e della coalizione ed una radicata capacità di ascolto, non disgiunta da un forte decisionismo. Intanto, da giorni sono in corso incontri, calde telefonate per restituire serenità all'azione politica della coalizione e della Margherita. In particolare, il segretario cittadino Francesco Ragni, che rivendica la presenza della Margherita in Consiglio comunale nel 2001 grazie alla sua elezione, dichiara: «Abbiamo chiesto il rispetto delle persone e dell'autonomia degli organismi di base. Al di là dei toni, che possono sembrare duri, c'è in tutti la volontà di chiudere la vicenda, restituendo al partito ed ai suoi uomini il giusto ruolo. Certamente non è la lotta per un posto al sole, anzi vogliamo concorrere perché il partito possa riaffermare il suo ruolo nella città e nella coalizione».
Angelo Villani, intanto, ha disposto il commissariamento della sezione, affidandola a Giancarlo Accarino. Mentre nell'interpartitico di stasera Marco Ascoli, il segretario diessino che alla causa comune della coalizione ha sacrificato la presenza in Giunta di un suo uomo, invita tutti a non perdere tempo: «La Margherita non può continuare a tenere in una situazione di stallo la formazione definitiva della Giunta Gravagnuolo». Nella stessa direzione si muove Rifondazione Comunista, ed in particolare il suo segretario Franco Lupi: «Siamo tutti in attesa delle mosse della Margherita. L'appuntamento del 5 luglio deve essere l'inizio di un cammino sicuro e spedito». Un messaggio chiaro e forte, ben recepito da tutti. Sono all'ordine del giorno sia l'elezione del presidente del Consiglio che del vicepresidente, che hanno un significato politico preciso. E vanno inquadrati all'interno di un accordo di coalizione, siglato dal tavolo del centrosinistra.
Intanto, il gruppo consiliare della Margherita è preoccupato dei contraccolpi che si potrebbero avere nella città. «È stato un voto per amministrare e per sostenere un progetto di città, quello della qualità, non possiamo deluderli. Agli amici del partito diciamo di lavorare su quello che ci unisce», afferma il capogruppo in pectore, Antonio Barbuti.
Mercoledì il primo Consiglio
Convocato per il 5 luglio, alle ore 17, il primo Consiglio comunale. All'ordine del giorno: esame della condizione degli eletti, giuramento del sindaco, elezione del presidente e del vicepresidente del Consiglio comunale, elezione commissione elettorale, nomina del collegio dei revisori dei conti.
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