Tu sei qui: PoliticaI Vigili battono cassa
Inserito da (admin), lunedì 22 marzo 2004 00:00:00
Ci sono voluti sei anni per farsi riconoscere dal Comune gli emolumenti dovuti per lavori straordinari fatti nel periodo aprile-ottobre 1997. Ma restano ancora in sospeso altri due contenziosi: il riconoscimento della 36ª ora e l'incentivazione, per un totale che potrebbe arrivare a circa 150mila euro. Nel frattempo, a fine mese la busta paga di ogni singolo Vigile sarà, seppur di poco, più pesante, per la ripartizione della somma decisa dal giudice relativa agli straordinari effettuati e mai percepiti nel 1997. A determinarla, un decreto ingiuntivo a seguito della vertenza legale che ha opposto tutto il Corpo dei Vigili Urbani cavesi, 53 agenti, all'Amministrazione Fiorillo prima ed a quella Messina poi. Straordinari svolti per assicurare servizi di vigilanza e viabilità durante le varie manifestazioni tenutesi quell'anno, da quelle sportive a quelle religiose, oltre agli eventi organizzati da privati, dai quali l'allora Amministrazione comunale chiedeva il pagamento dei servizi prestati dai Vigili. «Avevamo chiesto circa un anno fa all'attuale Amministrazione - dichiara il tenente istruttore Claudio Argentino, sindacalista Cisal - di arrivare ad una soluzione bonaria su quanto maturato, complessivamente 5.891,48 euro. Eravamo disponibili a sottoscrivere un accordo del 50% sulla sorta capitale e l'azzeramento degli interessi e della rivalutazione, ma, dopo un primo parere favorevole, c'è stata una successiva marcia indietro. A questo punto a decidere è stato il Tribunale». Il giudice Carlo Mancuso, della Sezione Lavoro di Salerno, ha concesso la provvisoria esecuzione parziale sul credito maturato, per un importo di 4.208,64 euro. Per tutti, quindi, una cifra che oscilla dai 50 ai 130 euro. Restano ancora aperte la questione delle 36 ore ed il progetto d'incentivazione. «Il nostro contratto di lavoro - spiega Argentino - prevede 35 ore di lavoro settimanale. Dal 1° marzo 2000 a tutto il 2002, invece, i nostri turni sono stati articolati sulle 36 ore. Pertanto, a conti fatti, riteniamo di dover essere risarciti per un totale di circa 75mila euro. Inoltre, ogni anno è sempre stato pagato il progetto obiettivo per dare un'incentivazione ai colleghi viabilisti, il settore maggiormente penalizzante del servizio, dovendo stare sempre in mezzo ad una strada, e che ha visto la fuga di parecchi agenti, che hanno chiesto ed ottenuto il trasferimento in altri uffici della Pubblica Amministrazione. Incentivi sempre riconosciuti nel 1999, nel 2000 e nel 2001, bloccati invece nel 2002. Anche per questo contenzioso la somma si aggira sui 76mila euro». Sotto accusa anche le difficoltà di dialogo con l'Amministrazione. «Attendiamo ancora di sapere - afferma il Vigile Enzo Della Rocca, segretario provinciale Sulpm - se il direttore generale Enrico Violante ha o no un reale potere contrattuale, visto che non riesce mai a darci una risposta, altrimenti sarebbe opportuno rapportarsi direttamente con il sindaco. Non vorremmo essere costretti ad aprire un tavolo di conciliazione davanti al giudice».
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