Tu sei qui: PoliticaI Verdi "resistono" a Gravagnuolo
Inserito da (admin), giovedì 22 settembre 2005 00:00:00
Solo i Verdi resistono a Gravagnuolo. Resta la candidatura di Enzo Passa. Sabato, intanto, incontro collegiale della coalizione del centrosinistra con il candidato sindaco. Dunque, mentre l'Unione ritrova l'unità, i Verdi confermano il loro no alla convergenza sul candidato sindaco diessino. In un comunicato stampa hanno ribadito le loro motivazioni. «Riteniamo necessario - afferma Enzo Passa - un ulteriore momento di riflessione per precostituire le condizioni necessarie per una migliore e più attenta valutazione sulla concreta ipotesi di convergenza e di sostegno alla candidatura Gravagnuolo». I Verdi continuano a nutrire dubbi e perplessità sul percorso compiuto in questi mesi. Di qui la richiesta di un confronto. «È necessario un aperto confronto - si legge nel comunicato stampa - sulle strategie politiche ed amministrative dell'Unione, il cui risultato non appare scontato, per cui allo stato resta in piedi la candidatura di Vincenzo Passa, quale espressione identificativa di una scelta che è coraggiosa e, comunque, coerente con le azioni politiche che i Verdi stanno ponendo in essere nell'intera Provincia di Salerno». Una resistenza legata più a strategie politiche provinciali che locali. «I Verdi sono e restano - ribadisce Marco Ascoli, segretario diessino - parte integrante del tavolo del centrosinistra. Siamo rispettosi della posizione assunta ed in qualsiasi momento siamo disposti tutti insieme, nel rispetto delle proprie identità ed impegni, ad affrontare i problemi posti». Intanto, sabato conferenza stampa del candidato sindaco Gigino Gravagnuolo con i dirigenti dei partiti e dei momenti. Nell'Unione sembrano essere ritornati l'entusiasmo e la voglia politica, quegli stessi che caratterizzarono le campagne elettorali di Fiorillo, quando intorno al candidato sindaco la società civile ed i partiti si strinsero per far avanzare il nuovo che faceva capolino tra le brume degli ultimi anni della Prima Repubblica. Un nuovo che, purtroppo, si rivelò in molti casi peggiore del vecchio. «Avverto tra i partiti, tra la gente, un'atmosfera di rivincita, un clima diverso. Forse avrà influito da una parte il disagio di un governo continuamente in crisi, quale è stato quello di Messina, e dall'altra la risposta forte, con l'individuazione di un candidato sindaco credibile, offerta dai partiti dell'Unione», conclude Marco Ascoli. «Ora non ci resta che avviare il confronto con i cittadini per definire il progetto di città», aggiunge Antonio Pisapia dello Sdi. «L'ampia convergenza sul nome di Gravagnuolo - conferma Enrico Bastolla di Governo Civico - rappresenta il vero volano per cancellare il passato e restituire alla città ed ai cittadini fiducia e sicurezza». Intanto, mentre i vari Petrillo, Gigantino, Adinolfi e Durante smentiscono le voci di un passaggio alla Margherita, molti altri stanno sulla pista di lancio, studiando percorsi meno traumatici. Altri restano in stand-by. «Il nostro partito è aperto. Avvertiamo in una città per definizione moderata - dichiara Pierfederico de Filippis, dirigente provinciale - che la Margherita può costituire un punto di riferimento, come lo è stata la Democrazia Cristiana per oltre 40 anni. Il direttivo sezionale guidato da Francesco Ragni, pur nella diversità di posizioni, è unito per offrire le condizioni di credibilità, di chiarezza e di autorevolezza».
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