Tu sei qui: PoliticaGravagnuolo: "Sono io l'allenatore"
Inserito da (admin), lunedì 10 luglio 2006 00:00:00
Alla vigilia dell'interpartitico, convocato per oggi per sciogliere i nodi nella maggioranza di centrosinistra, Luigi Gravagnuolo interviene per riaffermare il ruolo dei partiti e dello stesso sindaco. Allora, sindaco, a quando la formazione definitiva della Giunta? «A me ed alla città non interessa il giorno in più o in meno per l'accordo, ma la solidità nel tempo. La vicenda sta evolvendo positivamente. Ho apprezzato il senso di responsabilità della Margherita, che, pur non ritenendosi nelle condizioni di poter aderire in pieno all'attività amministrativa, ha votato compatta per il presidente del Consiglio, Lucio Panza, ed ha sostenuto da protagonista il confronto con la minoranza. Le dichiarazioni di queste ultime ore da parte di esponenti di rilievo, come quelle del capogruppo Antonio Barbuti, e la silenziosa opera di mediazione del commissario politico, Giancarlo Accarino, sono ulteriori conferme della consolidata cultura di governo della Margherita. Un valore importante per garantire un'Amministrazione efficace nei prossimi 5 anni».
È la mancata delega all'Urbanistica alla Margherita ad ostacolare l'accordo? «In parte, perché la questione in realtà rimanda al ruolo ed alle prerogative del sindaco. Mi spiego con una metafora calcistica. Il sindaco, rispetto alla Giunta, è paragonabile all'allenatore di una squadra. Ho rinunciato ad un giocatore scelto esclusivamente da me per favorire la piena coesione della coalizione. Ho chiesto ai partiti di darmi i nomi dei componenti della squadra nella loro esclusiva autonomia ed ho pregato il mio partito di fare un passo indietro, sempre per spirito di coalizione. Ora mi si permetterà di mettere gli uomini in campo come credo più opportuno, visto che sono io quello più esposto al giudizio della città? Non penso a deleghe di serie A e di serie B, ognuno dei capitoli del nostro programma è di pari rilievo».
L'Udc in Consiglio comunale si è differenziata dal resto dell'opposizione. «La maggioranza aveva fatto appello al voto unanime sul presidente e sul vice-presidente del Consiglio, indicando in Panza il nome proposto dalla maggioranza ed assumendo il nome di Umberto Ferrigno indicato dalla minoranza, per dichiarazione di Laudato, quale vice. Su Ferrigno la maggioranza, compatta, ha mantenuto il proprio impegno. Sul nome della maggioranza, viceversa, una parte dell'opposizione ha votato scheda bianca. L'Udc ha aderito allo spirito istituzionale nella scelta del presidente ed ha votato per il nome proposto dalla maggioranza. La stessa Udc ha assunto nei suoi interventi una posizione di attenzione verso la nuova Amministrazione, sempre comunque per il bene della città. Lo spirito è giusto ed io, nella ricerca di una grande concordia tra i cavesi, non mancherò di cogliere la mano tesa. Vorrei sottolineare che dichiarazioni analoghe sono venute da più parti dell'opposizione, sia pure in un contesto più marcatamente critico».
Cosa vorrebbe dire ai cittadini? «Stiamo rispettando gli impegni assunti. I cavesi non si lascino disorientare dalle vicende politiche connesse alla formazione della Giunta, che sono del tutto ordinarie in una coalizione. Sotto il profilo dell'amministrazione della cosa pubblica e dei servizi ai cittadini, stiamo facendo tutti il nostro dovere. I benefici credo siano già avvertibili in città e lo saranno in modo più evidente nei prossimi mesi».
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