Tu sei qui: PoliticaGravagnuolo-Messina, due ricette per Cava
Inserito da (admin), lunedì 5 giugno 2006 00:00:00
Luigi Gravagnuolo ed Alfredo Messina finalmente a confronto. Il faccia a faccia tra i due candidati sindaco è andato in onda su Quarta Rete. Un incontro sul progetto di città e sull'approccio al governo della città. Si parte da una sorta di carta di identità, per poi toccare i contenuti del programma.
Gravagnuolo: «Sono in campo per Cava e come cavese, sono il candidato di un progetto che vede coinvolti partiti, associazioni, movimenti. Sono non contro qualcuno, ma per una svolta, un cambiamento».
Messina: «Sono il candidato del centrodestra, di tutto il polo moderato, anche di quelli che hanno voluto punire la nostra divisione. Sono il candidato della continuità ed in nome di questo chiedo che si ricomponga quell'unità che ha riscattato la città dopo l'immobilismo e l'inerzia del centrosinistra».
Gravagnuolo: «Cava vive oggi grandi difficoltà, determinate da condizioni obiettive, strutturali. Nell'ultimo trentennio è stata tagliata progressivamente fuori dalle grandi linee di comunicazioni del nostro Paese. Di qui la crisi del commercio, del turismo, l'agricoltura in ginocchio, l'industria sempre più in difficoltà. Per venirne fuori occorre un grande progetto, capace di attrarre rilevanti investimenti. Poi coesione e determinazione, unita a grande passione politica per portarlo avanti».
Messina: «Le difficoltà della città sono obiettive e strutturali, ma anche per un governo del centrosinistra negativo. Noi abbiamo iniziato nel 2001 a mettere mano ad una ricostruzione di immagine della città e della stessa, dando impulso alle opere pubbliche completamente disattese dall'Amministrazione Fiorillo. Il trincerone e la piscina ne sono esempi emblematici: ne abbiamo dovuto riprendere finanziamenti, già dirottati altrove, e progetti. Cava in questi anni è stato un cantiere aperto. Un fiorire di speranze e di attese».
Gravagnuolo: «Erano opere già pensate, ideate, finanziate da altre Amministrazioni e poi riprese da Messina. Certamente noi, se dovessimo andare al governo della città, le continueremo, ma quello che è necessario oggi è inserire Cava nel filone della Città di qualità, che rappresentano il futuro della nostra città. Per quanto riguarda il trincerone, è un'opera della quale nessun finanziamento era stato revocato».
Messina: «Il ruolo di Cava è quello turistico, commerciale ed artigianale. Abbiamo ipotizzato una città che possa recuperare il suo ruolo di città dell'accoglienza ed in tale senso si armonizza il progetto Cava-Sorrento, come le due città alle porte della Divina Costiera, come città della accoglienza».
Gravagnuolo: «Il definitivo rilancio della città è affidato al progetto verso il Millennio. Intorno a questo evento ruoterà il complesso delle iniziative culturali. Riguarderà indirettamente tutto il territorio comunale e potrà costituire l'inizio di un vero e definitivo cammino della città».
Messina: «Il vero cammino lo abbiamo già indicato con le nostre opere, che sono sotto gli occhi di tutti. Il futuro è questo e non le enunciazioni. Alle parole opponiamo la concretezza dei fatti».
Gravagnuolo: «La scelta al ballottaggio è semplice. Tra chi vuole un passato da continuare e chi vuole un futuro da costruire. Tra il cambiamento e la continuità. La gente ha con il suo voto detto di voler cambiare. Gravagnuolo è il cambiamento ed insieme a tutti può costituire il vero futuro».
Messina: «La città ha scelto già 4 anni fa tra l'avventura e la sicurezza. Ed il centrodestra unito, con Messina sindaco, è la certezza ed il buon governo».
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