Tu sei qui: PoliticaGiovanni Baldi pronto a ritirarsi
Inserito da (admin), mercoledì 18 gennaio 2006 00:00:00
Giovanni Baldi frena sulla candidatura a sindaco e chiede una pausa di riflessione per il prosieguo del cammino. Un fulmine a ciel sereno, destinato a sconvolgere i piani ormai avviati nel centrodestra, con inevitabili ripercussioni anche nel centrosinistra. Una decisione maturata al termine di una lunga riflessione. «È un richiamo forte al senso di responsabilità di tutta la Casa delle Libertà. In queste condizioni sarà impossibile che il centrodestra possa conseguire gli obiettivi fissati, anzi rischia di regalare Cava al centrosinistra, tradendone la storia di città moderata». È la prima amara riflessione che accompagna la decisione assunta di avviare una pausa di riflessione. «Al termine comunicherò con chiarezza la volontà di continuare il percorso iniziato o di lasciare definitivamente». È un Giovanni Baldi deciso a rompere gli schemi e le contrapposizioni createsi nel centrodestra, dove lo scontro è diventato personale ed i toni si fanno sempre più aspri. Sembra di rivivere quelle ore del 2001, quando Baldi, indicato candidato sindaco da una coalizione formata da An, Cdu e Ccd, rinuncio, lasciando il campo libero a Messina, a cui non mancò successivamente di dare il suo appoggio determinante per la vittoria. Allora fu la mancanza di un progetto comune, forte e chiaro, e soprattutto la mancanza di regole tra i partiti della coalizione. «Oggi è lo spettro di un centrodestra dilaniato da lotte intestine», spiega. Eppure, sin dall'avvio Giovanni Baldi aveva indicato poche, ma precise regole di comportamento personale e della coalizione, ricevendone un assenso di massima. «Ma quale credibilità possiamo offrire alla nostra gente di un accordo nel ballottaggio se la campagna è tutta improntata sugli insulti e su accuse alle quali pensiamo di aver offerto pure risposte adeguate? Ho ritenuto sempre la politica un servizio da dare alla comunità e l'ho assolto con dignità e con spirito di solidarietà. La gente va rispettata e non può essere ingannata. L'unità del centrodestra è un bene per il quale bisogna lavorare fortemente e la mia decisione va certamente nella direzione di una riflessione che tutti dobbiamo fare. Solo al termine scioglierò la riserva». Una decisione che non mancherà di suscitare reazioni. «So il clamore che susciterà la mia decisione di pausa. E' importante che il mio messaggio colpisca le coscienze dei miei interlocutori, il resto non conta». La decisione è destinata ad alzare un polverone nei partiti della coalizione: An, Alleanza democratica, soprattutto Udc. Dirigenti provinciali, regionali e nazionali avevano avallato l'operazione e se ne erano fatti garanti. Ora è tutto da rifare?
Laudato l'aveva previsto
Lo aveva già annunciato, una settimana fa, Alfonso Laudato, leader di Democrazia Cristiana e grande sostenitore di Alfredo Messina quale unico, possibile candidato sindaco per il centrodestra. «Giovanni Baldi si tirerà fuori dai giochi», proclamò Laudato, suscitando non poche polemiche all'interno di una Casa delle Libertà sempre più scossa da faide interne. Sembrava un "inciucio" o, ancor di più, un voler sminuire un temibile avversario, uno dei politici più stimati in città. Ed invece, i fatti oggi gli danno ragione.
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