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Inserito da (admin), giovedì 3 novembre 2005 00:00:00
Quanti andranno a votare? Chi potrà essere il sindaco? Quale il principale problema della città? Il ruolo dei partiti è ancora importante? Può esserci un'alternativa ai due poli? Queste le domande rivolte telefonicamente a 500 cittadini, nell'ambito del sondaggio organizzato dal movimento politico e culturale "Progetto Cava", per capire gli orientamenti e le attese del popolo cavese. Reso noto anche il simbolo del movimento che fa capo a Marco Galdi. Sarà l'immagine con cui "Progetto Cava" si presenterà alle prossime elezioni amministrative. La scelta è quella di un terzo polo, nessuna alleanza né con il centrodestra né con il centrosinistra. Si punta tutto sul leader, Marco Galdi, sui volti nuovi di giovani professionisti che vogliono impegnarsi in politica e sull'esperienza di personaggi come Antonio Battuello ed Eligio Canna, che con la lista "La frazione" hanno aderito a questo programma, che si colloca come antagonista ai due poli. «L'ultima fase dell'iniziativa - spiega il portavoce Marco Palladino - prevede la distribuzione di un volantino direttamente nelle case dei cittadini cavesi, con il quale spiegheremo le nostre ragioni, i nostri progetti e la scelta del simbolo, che si potrà ancora votare attraverso il nostro sito internet www.progettocava.net o tramite sms al numero 392 5796463. Al momento, il simbolo rappresentato dai portici stilizzati su fondo blu è quello che ha avuto la maggioranza delle preferenze». Queste le domande ed i risultati del sondaggio. Il 58,4% degli intervistati è rappresentato da donne (292): ha deciso di andare a votare il 78,2% (391), il 5,8% (29) resterà a casa, mentre il 16% (80) è indeciso. Alla domanda su quale dei candidati per le prossime elezioni amministrative possa meglio interpretare il ruolo del sindaco, la risposta è la seguente: Luigi Gravagnuolo 10% (50); Giovanni Baldi 9,4% (47); Alfredo Messina 7,8% (39); Vincenzo Passa 5,2% (26); altri 20,2% (101); non so 47,4% (237). I dati, ovviamente, vanno presi per quel che sono: frutto, cioè, di un sondaggio commissionato da una parte politica. Ed ecco il punto sui disagi vissuti dalla città. Per il campione selezionato: carenza di lavoro 53% (265); ambiente e dissesto del territorio 11,4% (57); viabilità e traffico 10,8% (54); problema casa 6,6% (33); rilancio delle frazioni 5,4% (27); povertà 1,6% (8); mancanza o insufficienza di centri di aggregazione 1% (5); altro 1,8% (9); non so 8,4% (42). Ultimo quesito di carattere più nazionale, sulla possibilità di un'alternativa al centrosinistra di Prodi ed al centrodestra di Berlusconi. L'orientamento è il seguente: sì 43,6% (218); no 14,2% (71); non so 42,2% (211). «L'esito del sondaggio - commenta Marco Galdi - dimostra l'esigenza di cambiamento, ma anche una grande indecisione dei cittadini cavesi, segno di disaffezione ai temi della politica, ed anche lo scarso livello di riconoscimento nei due blocchi tradizionali. Questo rafforza la nostra proposta politica alternativa sia al vecchio, rappresentato da Gravagnuolo, sia all'incapacità amministrativa dimostrata dal centrodestra, che non è riuscito neppure ad arrivare alla fine del mandato, nonostante avesse una maggioranza pressoché assoluta. L'alternativa è possibile, è necessaria, i cittadini la richiedono».
www.ilmattino.it
La risposta di Marco Ascoli
In merito al sondaggio effettuato da "Progetto Cava", riceviamo e pubblichiamo il commento di Marco Ascoli, segretario cittadino dei DS:
«Il sondaggio apparso non ha alcuna attendibilità scientifica comprovata, né si sa su quali criteri sia stata basata la scelta del campione. Il nostro convincimento sulla vittoria alle prossime elezioni amministrative è già grande e lo testimoniano tutti i giorni i cittadini che incontriamo e che continueremo ad incontrare nei prossimi mesi».
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