Tu sei qui: PoliticaGaldi boccia il "Turismo di Gravagnuolo"
Inserito da (admin), martedì 23 marzo 2010 00:00:00
Per il rilancio della città occorre attuare, con coraggio, scelte strategiche. E tra queste per il candidato sindaco del centrodestra, Marco Galdi, il settore del turismo rappresenta uno dei volani più importanti nell’economia cittadina. “E non solo a parole, come si evince tanto nei proclami e molto poco nelle azioni della controparte - sottolinea il prof. Marco Galdi - Noi abbiamo fatto del turismo un punto fermo dell’impegno della prossima Amministrazione comunale”.
Allo stato attuale, il settore turistico, nonostante i proclami del Sindaco uscente, riveste ancora un ruolo marginale all’interno dell’economia cittadina. In effetti solo il 3% del totale degli addetti nelle attività produttive cavesi è impegnato nel settore turistico (la percentuale è più o meno identica a quella di 5 anni fa). La vocazione turistica della nostra città deve e può essere sfruttata in modo più appropriato, ma l’approccio alle problematiche avuto dalla passata Amministrazione è stato disorganico ed inappropriato.
L’Amministrazione Gravagnuolo ha “navigato a vista” senza un’accurata analisi del settore turistico, non è stata fatta nessuna disamina approfondita dell’offerta turistica cittadina e delle sue potenzialità e, allo stesso tempo, è stata ignorata completamente la necessità di capire quale potrebbe essere la domanda turistica. L’intervento nel settore turistico si è concretizzato nella mera organizzazione di eventi e celebrazioni slegate da un filo conduttore e, per questo motivo, poco efficaci.
All’interno del P.E.G è possibile rilevare le seguenti voci che possono essere ricondotte a pseudo interventi a favore del turismo e, soprattutto, riferite alla Comunicazione.
1) Comunicazione per promozioni eventi culturali, turistici, a sostegno del commercio 7.000 euro esclusivamente per il 2009. Comunicazione per promozioni eventi culturali, turistici, a sostegno del commercio (prestazioni di servizio) 10.000 euro per il 2009, 20.000 euro per il 2010 e 30.000 per il 2011. Ancora una volta la comunicazione ha un ruolo preponderante.
2) Organizzazione di una serie di eventi che avrebbero dovuto essere di attrazione turistica o assimilabile: Cava Città di Storia, Tradizione e folklore e celebrazioni personaggi cavesi 8.000 euro annui dal 2009 al 2011. Cava Città di storia Tradizione e Folklore 50.000 euro annui dal 2009 al 2011. Spese per sponsorizzazione logo millennio 35.000 euro solo per l’anno 2009. Cava città della Musica 10.000 euro dal 2009 al 2011; Natale E’ Arte 30.000 euro nel 2009; Cava Città d’Arte 29.000 euro per il 2009 e 30.000 euro sia per il 2010 che per il 2011; Cava Città del Cinema 10.000 euro per il 2009 e 15.000 euro sia per il 2010 che per il 2011; Cava Città religiosa e popolare 10.000 euro all’anno dal 2009 al 2011.
Intanto, per la voce Promozione turistica della città ci sono ben 0 euro di risorse assegnate. E’ un assurdo. Non esiste, dunque, alcun intervento incisivo e strutturale. Alla faccia della parte di PEG in cui è inserito questo capitolo: Promozione allo Sviluppo. Grottesco!
Naturalmente nel programma di Gravagnuolo ci sono tantissime belle parole a corollario di altrettante falsità, nonostante che le risorse assegnate dal PEG mostrino esattamente il contrario. Dopo tre anni viene individuata la necessità di analizzare i dati dei flussi turistici e di creare un Osservatorio sul Turismo Cittadino. In questo periodo le spese in iniziative “pseudo turistiche”, che dovevano essere organizzate e pensate sulla base delle effettive esigenze degli operatori del settore, sono state affrontate senza una reale percezione della realtà.
La scelta di creare un’unità di analisi esclusivamente per il turismo è irrazionale. Tutti i settori dell’economia cittadina devono essere analizzati contemporaneamente e tutti gli interventi dell’Ente necessitano di concertazione preventiva, perché non è possibile ragionare per compartimenti stagni. È per questo motivo che nel nostro programma - aggiunge il candidato sindaco Marco Galdi - è previsto un Osservatorio Permanente sull’Economia Cittadina. E’ necessaria una visione organica dei fenomeni per non sbagliare gli interventi.
Leggendo nel Programma di Gravagnuolo è citata la possibilità di concertare azioni di promozione turistica insieme ai Comuni di Vietri e Cetara. Peccato che di questa volontà non si trovi traccia nel PEG redatto dall’Amministrazione Gravagnuolo meno di un anno fa. Insomma, c’è la sensazione che sia solo pura accademia e nessun reale studio calato nella realtà cavese.
Il nostro approccio al problema - continua Galdi - è diametralmente opposto. Si guarda alla potenzialità dell’offerta ed a quello che può offrire la nostra Città e, come naturale processo logico, si individuano potenziali fruitori ed alcune tipologie di domanda turistica. Si tralasciano voli pindarici inconcludenti fermando l’attenzione sulla realtà e sulle problematiche effettive.
L’esempio più eclatante di questi voli da parte di Gravagnuolo è rappresentato dalla idea di creare un Paese Albergo nella frazione di Alessia. Effettivamente è un proclama fatto con troppa leggerezza e superficialità. Numerosi casi in Italia non hanno rispettato le aspettative. Bisogna sottolineare che prima di creare un Paese Albergo ci sono grandi difficoltà per individuare un numero adeguato di proprietari interessati all’idea progettuale e conseguentemente di appartamenti e camere, tali da rendere fattibile, anche dal punto di vista economico, il progetto. L’idea dell’albergo diffuso non corrisponde ad una semplice somma di case collegate tra loro che rientrano nell’offerta turistica di un luogo, ma alla creazione di vere e proprie strutture ricettive alberghiere, caratterizzate dal fatto che tutti i servizi alberghieri vengono garantiti agli ospiti anche se alloggiano in camere sparse in un centro abitato. Tutta questa fase è stata completamente ignorata.
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