Tu sei qui: PoliticaForza Italia-Confronto, faida in corso
Inserito da (admin), martedì 10 maggio 2005 00:00:00
È uno scontro tutto interno a Forza Italia. Da una parte Campanile, coordinatore cittadino, gli assessori Barbuti e Gaeta, Salerno ed altri; dall'altra Cuomo; dall'altra ancora Pasquale Petrillo. Qualcuno ha ipotizzato una resa dei conti tra i fondatori di Forza Italia e "Confronto", il movimento politico dal quale provengono Messina, Petrillo, Durante e Gigantino. A far traboccare il vaso, l'intervista rilasciata dall'ex capo staff del sindaco, Petrillo, che denunciava l'inconsistenza politica di Forza Italia e, soprattutto, la gestione negativa. Di qui, prima le accuse a Gaetano Fasolino, oggi la predisposizione di un documento da inviare ai probi viri del partito da parte di Campanile, Barbuti, Salerno e Gaeta. «È solo la difesa della nostra dignità e di un partito. Vogliamo sottolineare il comportamento che certamente non si addice a chi è stato parte integrante della conduzione politico-amministrativa di Forza Italia. Non si può parlare nascondendo le proprie responsabilità ed accusando gli altri»: è la tesi degli accusatori di Petrillo. Ed il documento predisposto sarà nei prossimi giorni sul tavolo dei probi viri e dei dirigenti nazionali, regionali e provinciali di Forza Italia. Un documento che non si discosta dalle accuse già fatte al coordinatore reggente Fasolino nell'incontro a Salerno. Niente di nuovo sotto il sole. Intanto, Petrillo fa sapere che arrivano secondi: già si era allontanato dalla mischia, pur rimanendo un attento osservatore. Inoltre, ribadisce che le accuse rivolte hanno fatto rumore ed hanno suscitato le loro ire perché non ha fatto altro che portare alla luce verità forti. «Oggi chiedo con forza: sono disposti a sostenere la candidatura di Messina a sindaco? A questo debbono rispondere, altro è vaniloquio», ribatte Petrillo.
Carmine Adinolfi respinge la accuse
Carmine Adinolfi, consigliere provinciale di Forza Italia e delegato del sindaco allo Sport, non si pente. In un incontro stampa ha replicato alle accuse lanciategli dal coordinatore cittadino, Giovanni Campanile, di aver fatto votare Giovanni Baldi dell'Udc alle regionali, perché aveva ritenuto che potesse essere l'unico candidato cavese in condizioni di cogliere l'obiettivo. «Sono e resto uomo di Forza Italia, che può giocare un ruolo importante nella coalizione. Mi sento legato al progetto Messina e continuerò a lavorare secondo le direttive del partito». Ma va oltre e lancia un messaggio chiaro ai tanti che in questi giorni stanno lavorando per minare il Messina bis: «L'esperienza maturata alle regionali può essere ripetuta con Messina candidato sindaco e Giovanni Baldi candidato alla Camera. Lavorando con intelligenza e rimuovendo pseudo-schemi, sarà possibile restituire a Cava il suo ruolo nel panorama provinciale, regionale e nazionale». Fa sapere, poi, che oggi in Consiglio, pur essendo uno dei tanti favorevoli alla riduzione degli assessori, voterà secondo le direttive del partito e non secondo gli umori dei vari consiglieri comunali.
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