Tu sei qui: PoliticaDura replica dell'Ulivo a Messina
Inserito da Il Mattino (admin), martedì 11 dicembre 2001 00:00:00
L'opposizione conferma il diritto a potersi opporre, anche con le carte bollate, alle decisioni che ritengono illegittime della maggioranza. Intanto Messina accelera i lavori della Commissione Statuto. Nei giorni scorsi il Tar di Salerno ha respinto la domanda di sospensiva contenuta nel ricorso dell'Ulivo contro il city manager, Vittorio Del Vecchio, e confermato la legittimità dell'operato di Messina, ma era stata affacciata anche l'ipotesi dell'incompatibilità dei consiglieri comunali dell'Ulivo. Il ricorso avrebbe instaurato un vero e proprio contenzioso con l'Ente, di qui la presunta incompatibilità.
I motivi
«La norma che prevede l' incompatibilità in caso di lite - afferma il consigliere Pasquale Pisapia, già presidente del Consiglio comunale ed esponente di spicco dell'Ulivo - non è applicabile per fatto connesso con l'esercizio del mandato. Non abbiamo fatto valere un interesse proprio, ma abbiamo agito nell'interesse della collettività, nell'esercizio del mandato affidatoci. Siamo tranquilli e sereni». Pisapia sa che non sarà certamente il timore dell'incompatibilità a frenare l'opposizione. «Stiamo mettendo a punto una serie di iniziative per restituire al Consiglio comunale la sua vivacità ed il suo ruolo. Certo, non permetteremo che passino nomine illegittime, ma ci adopereremo perchè il dibattito politico si elevi e guidi la vita della nostra comunità», avverte. «La difesa delle fasce più deboli - interviene Franco Prisco (nella foto al centro), segretario diessino - è stata completamente disattesa, mentre si persegue con accanimento il completamento della lista delle nomine. Promesse non matenute». E sulla polemica delle nomine fatte da Messina, il Palazzo aveva difeso l'operazione, anzi aveva criticato lo sperpero fatto da Fiorillo, circa un miliardo. Raffaele Fiorillo puntualizza che le nomine erano legate all'individuazione di professionisti per la gestione di progetti: «Se non avessimo fatto progetti ed ottenuti fondi, Messina nei prossimi mesi avrebbe ben poco da presenziare ed inaugurare...».
Lo Statuto
Intanto, mentre le polemiche non si attenuano sul sottovia, sulla copertura del trincerone, sul progetto Urban ed altre opere pubbliche, il sindaco Alfredo Messina (nella foto in basso) va a presiedere la Commissione consiliare sullo Statuto. Vuole in tempi brevi esaminare i numerosi emendamenti apportati dalla maggioranza, tentando un dialogo aperto con l'opposizione. I punti caldi dello Statuto sono i requisiti del difensore civico, il tempo pieno del city manager e le circoscrizioni. L'opposizione è intransigente. «Il tempo pieno del direttore generale, che il difensore civico abbia una cultura giuridica e che le circoscrizioni siano espressioni della volontà della collettività e non del potere del Palazzo - spiega Enzo Passa di Patto per Cava - sono obiettivi a cui noi non rinunceremo. La maggioranza farà leva sul numero, ma dovrà spiegare alla città perché fa certe scelte che sicuramene non sono per essa». Il terreno scotta e Messina lo sa: di qui la sua partecipazione diretta alla discussione, sia per sostenere la maggioranza che per tentare mediazioni con l'opposizione.
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