Il Portico Costiera Amalfitana

Mentre faticosamente tra i partiti del centrosinistra si riprende il dialogo, l'assessore Gianpio De Rosa, oggetto di una serrata critica da parte del consigliere comunale Marco Senatore (Udeur), risponde con una garbata lettera. Dunque, la nebbia politica della maggioranza inizia a diradarsi, anche se non mancano alcuni banchi estremamente pericolosi per la navigazione.

I diessini, con il segretario politico Marianna Borriello e con il leader Achille Mughini, avevano avvertito nella mattinata di lunedì i partiti della coalizione che era tempo di volare alto e di alzare la qualità della politica. E nella serata di lunedì le delegazioni dei partiti, guidate dai segretari, hanno iniziato a riprendere il filo del dialogo, del confronto, mai interrotto, ma solo attenuato. «Ci sono tutte le premesse per un confronto responsabile e chiaro - afferma Giancarlo Accarino (Dl) - ma è necessario che lo si porti fino in fondo». «Occorre ricreare le regole della comunicazione tra i partiti, tra i gruppi ed il sindaco e dare al ruolo di tutti il giusto peso»: così Enzo Galotto (Udeur). «Siamo sulla buona strada, le fughe in avanti non servono, i problemi ci sono e vanno risolti», aggiunge Luigi Avella (Sdi).

Intanto, l'assessore Gianpio De Rosa, in una garbata nota, indirizzata a Marco Senatore e per conoscenza al sindaco, agli assessori ed ai consiglieri, prova a sciogliere le perplessità ed i dubbi manifestati dall'ex capogruppo dell'Udeur sul modo con cui verrebbero elargiti i contributi economici. E lo fa illustrando le modalità seguite dall'Amministrazione nell'attuazione della programmazione culturale, sia in ordine alle funzioni del dirigente nel relativo procedimento, sia riguardo alle attribuzioni della commissione consiliare competente.

Una lezione amministrativa sul ruolo, sulla funzione e sulle competenze di un atto amministrativo. «Credo di aver offerto sufficienti chiarimenti e di aver finalmente liberato il collega consigliere comunale Senatore dalla viva preoccupazione avuta nei miei confronti che avrei potuto commettere improbabili reati. Una preoccupazione tra l'altro nata da presunte dicerie popolari», scrive l'assessore Gianpio De Rosa.