Tu sei qui: PoliticaCrisi a Palazzo, giovedì la riunione decisiva
Inserito da (admin), martedì 23 novembre 2004 00:00:00
Toccherà al coordinatore provinciale Tonino Cuomo ricomporre il rissoso gruppo metelliano di Forza Italia, per salvare la Giunta Messina ed evitare le elezioni anticipate. Il primo cittadino ha definito le sue dimissioni un «vero e proprio atto di responsabilità». È un gesto estremo che Messina ha ritenuto indifferibile per «trovare soluzioni concrete, chiare e definitive nelle maggioranza consiliare». Un tentativo, quello del sindaco, per mettere ordine nel gruppo del suo partito, dove in questi ultimi tempi l'unità è stata solo un optional. Messina ha detto basta ed ora, per evitare le elezioni anticipate, deve sperare che il coordinatore provinciale di FI riesca a mettere insieme i cocci di una maggioranza dimostratasi molto spesso divisa. Il compito di Cuomo non è certo facile, ma è nelle sue intenzioni effettuare ancora un tentativo. Ha invitato, infatti, tutti i componenti del gruppo consiliare di Forza Italia presso la sede del partito a Salerno. Qui tenterà di trovare una soluzione. Potrebbe essere l'estremo tentativo per salvare Messina. I margini per trattare, a dire il vero, non sono molto ampi. Il gruppo di Forza Italia è spaccato in due. Ci sono i cosiddetti "amici" del sindaco e c'è un altro gruppo che spesso non ha condiviso alcune prese di posizione del primo cittadino. Ma come andrà a finire giovedì? Un interrogativo cui è molto difficile rispondere, in quanto Messina, come ha dichiarato, per proseguire la sua esperienza desidera che nel gruppo ci sia l'unanimità nelle future scelte politiche. La situazione è molto ingarbugliata ed il coordinatore Cuomo, secondo voci vicine al partito degli azzurri, dovrà sudare le fatidiche sette camicie per trovare una via d'uscita. C'è anche chi ritiene, in ambienti vicini al primo cittadino, che quasi sicuramente Messina, dopo la riunione del gruppo di Forza Italia di giovedì prossimo, ritirerà le dimissioni e proseguirà nel suo mandato. Con quale maggioranza è difficile ancora oggi sapere, anche perché dovrà fare i conti pure con An, che non è disponibile a fare alcuna concessione sul documento già sottoscritto da tutti i partiti della Casa delle Libertà. Edmondo Cirielli, che in prima persona ha partecipato e sottoscritto l'accordo dello scorso venerdì notte, ha fatto sapere che lo ritiene «valido e non si riesce a spiegare le motivazioni per cui debba esser modificato». Porte chiuse a doppia mandata, quindi, dal partito di Fini. Qualche apertura, pare, dovrebbe giungere dall'Udc. Si mostrerebbe più possibilista ad un'eventuale limatura del documento già approvato il presidente del Consiglio comunale, Giovanni Baldi, anche se ha invitato lo stesso Messina a «fare un passo indietro ed accettare quello già deciso, perché una cosa è certa: nessuno dei partiti ha voluto mortificare il suo ruolo». Pasquale Petrillo, intanto, si tira fuori da questa anomala situazione: «In questi contrasti del gruppo di Forza Italia ormai non ho alcun potere di mediazione. Mi era stato assegnato il compito di ricompattare il gruppo. Il mio tentativo non ha avuto esito positivo ed ora, come responsabile cittadino del partito, aspetto indicazioni dal mio coordinatore provinciale».
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