Tu sei qui: PoliticaConsiglio, ok a Bilancio e Piano opere pubbliche
Inserito da Il Salernitano (admin), mercoledì 24 marzo 2004 00:00:00
Vivace seduta consiliare, ieri, a Palazzo di Città. Nonostante gli scontri dialettici tra l'opposizione e gli amministratori comunali, tutto ciò che era previsto nell'ordine del giorno è stato approvato con una maggioranza schiacciante di preferenze. La seduta consiliare ha dato l'ok, quindi, al Piano triennale delle opere pubbliche 2004-2006 ed al Bilancio di previsione 2004, finora al centro di una serie di polemiche, rinfocolate dagli interventi di Armenante, Musumeci, Passa e Coppola. Assegnata, inoltre, la civica benemerenza a "La Nostra Famiglia" per la continua attività svolta in favore dei portatori di handicap. Il riconoscimento sarà conferito ufficialmente in occasione del convegno su handicap e lavoro in programma domani pomeriggio. Ma, al di là di tutto, dal Consiglio comunale sono emersi particolari interessanti sullo stato di salute di maggioranza ed opposizione. Se da un lato sembra si sia ritrovata la compattezza in seno ad una rinata Forza Italia, l'altro risvolto della medaglia consiliare presenta una sinistra in crisi, in evidente spaccatura e senza idee chiare. La seduta ha vissuto di due fasi: una preliminare, contraddistinta dalle interrogazioni e dalle risposte da parte di sindaco ed assessori, l'altra più accesa, relativa all'approvazione del Bilancio di previsione e del Piano delle opere pubbliche. Il primo a prendere la parola è stato il consigliere Armenante, che ha chiesto interventi per Sant'Arcangelo e per via Ido Longo, ricevendo risposte chiare dal sindaco Messina. In seguito, Emilio Maddalo ha attaccato il servizio di staff del primo cittadino per le spese esagerate, il Piano del traffico, che a suo dire ha mandato in subbuglio la città, e la Gives, nuova società che reperirà i proventi delle contravvenzioni grazie all'Alfa Recupero Crediti, tuttora al centro di un processo civile. Pronta la risposta dell'assessore Laudato: «Nelle ore di punta, dovunque c'è caos. Quando operiamo, dobbiamo prima guardare alla sicurezza del cittadino. Ci stiamo attivando per spostare il mercato. Purtroppo, questo è il nostro territorio, ove troviamo una scuola ogni 50 metri. Se necessario, con Troisi faremo le dovute modifiche. I nostri Vigili, inoltre, saranno dotati di palmari e noi potremo controllare. Per quanto riguarda il recupero crediti, non potevamo sapere che la Gives si sarebbe affidata all'Alfa. Il recupero da parte di privato è importante per garantire un minor dispendio economico da parte dell'Amministrazione, che altrimenti dovrebbe pagare tanto straordinario». Dopo una breve pausa, si è quindi passati alla seconda fase, in cui è stato approvato il Piano delle opere 2004-2006, con particolare attenzione a quelle del 2004 appaltate o da appaltare, per l'80% finanziate dalla Regione Campania. L'approvazione è arrivata grazie a 19 voti favorevoli, a fronte di 4 sfavorevoli e 3 astenuti. E proprio in questo frangente si è evidenziata la spaccatura della sinistra. Infatti, Musumeci, Coppola, Passa e Salsano hanno detto no, mentre Armenante, Ragni e Pisapia si sono astenuti. Un'altra figuraccia è maturata per l'opposizione al momento del voto sul Bilancio di previsione, dettagliatamente illustrato dall'avv. Giovanni Carleo, assessore alle Finanze. Infatti, se l'opposizione ha votato un suo emendamento per una modifica del documento di previsione finanziaria, non ha poi fatto lo stesso con la previsione di Bilancio, che avrebbe dovuto consentire l'applicazione dell'emendamento redatto da Salsano ed approvato anche dai consiglieri di maggioranza in sede di Commissione Bilancio. Un controsenso incredibile, se si pensa che nella riunione pre-Consiglio le parti politiche avverse avevano trovato un punto d'incontro. Il diessino Musumeci ha dichiarato: «La filosofia di quest'Amministrazione comunale è pensare che facendo le opere pubbliche si risolvano i problemi della città, ma non si parla né di terziario né di lavoro. Non abbiamo votato il Bilancio di previsione 2004 perché c'è un taglio dei fondi destinati alla cultura, al turismo ed allo sport per prediligere altri settori d'investimemento». Ecco la risposta di Giovanni Campanile: «Siamo dispiaciuti che la minoranza non abbia approvato il nostro documento preventivo di previsione, dopo che noi avevamo dato nostra disponibilità nell'aprirci al loro emendamento. Tale atteggiamento è poco edificante per la minoranza, che non ha le idee chiare». Il Consiglio si è concluso alle 15, dopo 5 ore di intensa discussione.
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