Tu sei qui: PoliticaCittà Democratica: "No ai cavesi nel Consiglio Tributario"
Inserito da (admin), venerdì 21 gennaio 2011 00:00:00
Martedì scorso, 18 gennaio, nel porre termine alla riunione della Prima Commissione Consiliare del Comune, il Presidente Giovanni Del Vecchio la riconvocava per le vie brevi per martedì prossimo, 25 gennaio, anticipandone l’ordine del giorno. Si discuterà, tra l’altro, di una proposta avanzata dal Gruppo Consiliare P.D. volta ad emendare il Regolamento del Consiglio Tributario, approvato solo quattro mesi fa con Delibera di C.C. n. 77 del 29 settembre 2010.
La proposta pare non sia stata ancora formalizzata, ma il Presidente già martedì scorso comunicava ai componenti della Prima Commissione - alla presenza dei consiglieri P.D. che non smentivano - che essa sarebbe volta ad eliminare la prevista incompatibilità regolamentare tra l’essere componente del Consiglio Tributario e l’essere residenti ed iscritti nelle liste elettorali del Comune di Cava de’ Tirreni.
Città Democratica auspica che tale proposta venga respinta dal Consiglio Comunale ed ancor più che essa venga ritirata dal Gruppo Consiliare P.D. Il criterio dell’incompatibilità era stato introdotto su iniziativa dell’opposizione, compreso il P.D., preoccupata che il Consiglio Tributario potesse esporsi al rischio che la trasparenza e l’efficienza cedessero il passo ad esigenze “politiche”.
D’altra parte l’esperienza concreta, non solo cavese, ci offre innumerevoli casi di uso distorto di cariche pubbliche a fini personali, politici e non. Garantire la città sul fatto che i componenti del Consiglio Tributario non potranno mai candidarsi e chiedere voti a Cava pareva all’opposizione una misura prudenziale da proporre a tutto il Consiglio.
La maggioranza, ed il Sindaco in particolare, comprendendo le ragioni della proposta delle opposizioni, accolsero l’emendamento. Pertanto oggi - grazie a quella battaglia democratica - il Regolamento del Consiglio Tributario esclude la possibilità che di esso facciano parte cittadini dotati di elettorato attivo e passivo nel Comune di Cava.
Il sospetto che i componenti del Consiglio non siano ancora stati eletti ed il Consiglio stesso quindi non ancora attivato, perché la clausola dell’incompatibilità quanto meno limita la possibilità di utilizzare tale organismo per nomine “politiche”, volte a saldare debiti elettorali e ad introdurre nuovi strumenti di ricatto verso i cittadini, è grande se ora, a soli quattro mesi dal voto in Consiglio, si propone di modificarne il Regolamento per rendere possibile la nomina di “cavesi” nell’organismo.
Ci spiace dover constatare che uno dei gruppi di opposizione stia prestando il fianco a tale manovra e ci auguriamo che voglia riflettere e tornare sui propri passi.
Città Democratica fa infine appello ai cittadini ed a tutte le forze democratiche della città affinché il Regolamento del Consiglio Tributario non venga modificato in questo contenuto tanto qualificante, quanto faticosamente conquistato dall’opposizione in Consiglio Comunale.
Il Portavoce di Città Democratica, Enzo De Tommasi
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