Tu sei qui: PoliticaCentrosinistra cavese, l'analisi di Servalli
Inserito da Il Salernitano (admin), giovedì 19 giugno 2003 00:00:00
Il centrosinistra si riorganizza a Cava de' Tirreni. Per comprendere lo stato di salute proprio del centrosinistra metelliano, abbiamo interpellato Enzo Servalli, ex coordinatore cittadino dei Democratici di Sinistra. 36 anni, laureato in Scienze Politiche, sposato e padre di un bellissimo bambino di 6 mesi, Servalli opera nel campo della formazione per il settore assicurativo e finanziario. Dott. Servalli, vogliamo tirare le somme su cosa è stato fatto dal sindaco Messina in questi primi due anni di Amministrazione? «Parere negativo. Questo non per partito preso, ma per una riflessione su quanto sta accadendo. Realizzazioni nessuna, programmazione zero, quest'Amministrazione al di là del proprio naso non va. Una gestione predatoria delle risorse pubbliche, che sostanzialmente mi fa esprimere un giudizio negativo. Cava sta facendo passi indietro. Il giochetto su ciò che fa Messina e quello che fece Fiorillo è sterile, è solo un alibi che poteva essere proposto per i primi mesi. Il giudizio sul passato non porta da nessuna parte. I veri giudici, i cittadini, hanno dato il loro verdetto. Ritornare sempre sul passato, e questo lo fa anche qualcuno del centrosinistra, è un errore. Bisogna guardare al presente ed al futuro di questa città ed investire nelle nuove generazioni». Da attento conoscitore della politica cittadina, ci può dire cosa bolle nel pentolone dei DS cavesi? «Le difficoltà, le divisioni ed i differenti punti di vista che hanno caratterizzato la vita del partito, anche a livello provinciale e regionale, permangono. Il partito non ha ritrovato ancora unità di intenti, seppure stiamo lavorando in questa direzione. C'è la necessità di un forte rinnovamento della classe dirigente dei DS. Un processo che avevo avviato con la mia segreteria, ma che poi si è bruscamente fermato. Bisogna, quindi, riprendere il cammino da dove è stato interrotto». A Cava stanno nascendo nuovi movimenti. Il centrosinistra si propone con il nuovo "Ulivo" e lei, insieme ad altri personaggi storici (tra cui Fiorillo e la Calvanese), per il momento ne resta fuori. Quali i perché di questa scelta sua o...altrui? «Questa è un'ottima domanda, che dovrebbe essere girata anche ai promotori del nuovo movimento. Per essere onesti, ho ricevuto centinaia di telefonate che, in una fase successiva, hanno premuto per un mio ingresso. Devo dare atto di ciò e ringraziare l'attuale segretario dei DS, Franco Prisco. Sono sicuramente stato tra quanti hanno concorso alla fondazione dell'Ulivo cavese, mettendo insieme durante le scorse elezioni una grande energia. Per il momento, comunque, sospendo il giudizio. Credo sia giusto che chi sta credendo in questo nuovo progetto lo porti avanti, poi staremo a vedere cosa succede». Nel fiorire di nuove associazioni si colloca anche la nascita di "Polis". Sembra che lei guardi con molta attenzione a questo nuovo progetto trasversale. Un suo giudizio...«Dobbiamo recuperare quelli che fanno politica nel senso più tradizionale del termine, ovvero nei partiti. Dobbiamo capire e recuperare un rapporto con tutto quello che si muove fuori da noi e non vi è dubbio che, negli ultimi tempi, un fatto assolutamente interessante è stato la nascita di "Polis". Un'associazione lanciata da Enzo Gallo, persona che conosco e che stimo, alla quale va riconosciuto il merito di aver calamitato l'attenzione di tantissimi giovani. Questo è un fatto positivo e sarebbe miope non guardare e non prestare attenzione a questa nuova realtà. Non conosco ancora bene i progetti futuri di "Polis", ma seguirò con grande attenzione le forze messe in campo da Enzo Gallo e dai suoi giovani».
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