Tu sei qui: PoliticaCava fuori dal Cda Cstp, il Palazzo reagisce
Inserito da (admin), mercoledì 27 giugno 2007 00:00:00
Cava esclusa dal Cda del Cstp. Una decisione, quella assunta in sede provinciale, che pesa fortemente nell'incontro tra i partiti della maggioranza (E' Viva Cava, Udeur, Sdi, Rfc, Margherita), avviato nella tarda serata di ieri. I partiti hanno sollevato il problema, ed in particolare la Margherita, allertata da notizie giunte da Salerno, confermate poi dal sindaco Luigi Gravagnuolo. «Riteniamo - afferma il segretario cittadino, Giancarlo Accarino - che il Comune di Cava, la seconda città della provincia, presente nella storia del Consiglio d'Amministrazione dell'Azienda da sempre, non debba rimanere fuori. Esigiamo, e qui il nostro impegno a sostenere l'azione del sindaco Gravagnuolo per una rivendicazione giusta del ruolo che deve avere la nostra città, che si faccia chiarezza».
Il Cda del Cstp è passato per la Finanziaria da 7 a 5 membri. In un incontro a livello provinciale, è stato approvato il nuovo organigramma, prevedendo per Cava la presidenza del Collegio dei sindaci. «Rivendichiamo la presenza nel Consiglio d'Amministrazione di un rappresentante del Comune di Cava. Per quanto riguarda, poi, l'assegnazione della presidenza del Collegio dei sindaci ad un esponente dello Sdi, diciamo che deve essere una decisione che deve adottare il tavolo del centrosinistra, alla luce delle regole scritte nel periodo elettorale e confermate all'indomani del voto», conclude Accarino.
Il tono è duro, deciso a difendere le prerogative di autonomia dei partiti e del ruolo che deve avere il Comune di Cava. È una brusca frenata per l'accordo provinciale varato nei giorni scorsi e può riaprire il discorso delle rappresentanze dei Comuni nello scacchiere provinciale. Ed è in questo clima che è stato aperto l'incontro tra i partiti della maggioranza che sostiene Gravagnuolo, con all'ordine del giorno il programma politico-amministrativo per i prossimi anni. Ancora una volta una partenza tutta in salita e proprio alla vigilia della scadenza del primo anno di legislatura dell'Amministrazione Gravagnuolo.
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